Selfie e social sono la moda tra sportivi e non

C’è chi ancora lo chiama con il nome italiano – autoscatto – ma il selfie è la moda partita oltreoceano e non si può dire che da noi sia passata inosservata. Favorita dell’esplosione degli smartphone e delle fotocamere interne, negli ultimi dieci anni ha riscritto, mediante i social network, la narrazione di tanti campi: personale, professionale, didattico, turistico, compreso anche quello sportivo. Una narrazione che parte dal tifoso che una volta partiva, armato di carta e penna per farsi firmare un autografo, in caccia del suo idolo, invece oggi ha solo bisogno di un telefono, pronto a scattare un selfie al fianco del proprio beniamino e postarlo immediatamente sui suoi profili social.

Uno storytelling sportivo che, attraverso i profili dei social network dei vari tifosi, mostra un’ampia panoramica di momenti della vita privata e pubblica degli sportivi, i quali loro stessi si lasciano andare al selfie per immortalare un momento di gloria, come fu il caso di Francesco Totti con la curva sud dopo il gol del pareggio nel derby della Capitale nel gennaio 2015 Come l’ex calciatore romano, anche l’italiano medio si è subito lasciato coinvolgere dalla moda dei selfie: come dimostra una ricerca effettuata dallo studio del CNR che analizza un periodo di un mese, l’Italia è la seconda al mondo per numero degli autoscatti dietro gli USA, la prima considerando il rapporto pro capite, cioè il numero di selfie per persona.

Non è un caso che, come ogni fenomeno storico o di costume, escono delle guide e dei vademecum per muoversi al meglio e, in questo caso, scattare i selfie giusti. Un’interessante quanto simpatica guida ai selfie è il libro intitolato “Non Solo Selfie” redatto dalla blogger Elenia Scarsella. Nella vita di tutti i giorni è un’affermata ingegnere ambientale presso una primaria azienda di trasporti pubblici della Capitale, ma nel tempo libero segue la moda e gli eventi mondani della città con il suo sito “Blog and the City”, che le ha consentito di acqusire una notevole competenza in materia di selfie. Venerdì scorso, 25 settembre 2020, presso il “Caffè Letterario” del centro commerciale “Euroma2”, Elenia Scarsella ha presentato il suo primo libro, dal titolo appunto “Non Solo Selfie”, illustrandolo come un breve quanto efficace manuale contenente diversi preziosi consigli e alcuni accorgimenti utili per restituire sui social la migliore immagine di noi stessi. Sono intervenute alla presentazione la giornalista RAI Antonietta di Vizia e la psicologa Emanuela Scanu. Antonella Di Vizia, amica di Elenia Scarsella, ha raccolto ben volentieri l’invito dell’autrice di redigere la prefazione del libro. Durante la presentazione ha rimarcato come il selfie non sia una semplice moda giovanile, ma ha assunto nel corso degli anni una tra le modalità più comuni per presentarsi. Per questo il libro, con esempi pratici ed alcune photogallery, è un utile e divertente manuale per apparire meglio non soltanto in foto ma anche nelle tante occasioni quotidiane dove oggigiorno siamo presenti. “Non certo un manuale pedante, ma un piacevole libro che vuole fornire semplici e preziosi consigli senza prendersi mai troppo sul serio”, ha affermato la giornalista. La psicologa Emanuela Scanu, ideatrice del blog “ES immagine”, che da anni si occupa di immagine nelle sue diverse sfaccettature, ha spiegato i risvolti psicologici che si celano dietro la moda dei selfie e la differenza tra la propria immagine “reale” e quella “ideale”. “Il selfie oggi per i giovani è un modo di comunicare e di presentarsi agli altri”, ha dichiarato. “È importante integrare però un buon contenitore e un buon contenuto e far sì che la nostra immagine ideale non differisca troppo da quella reale. La sicurezza in sé stessi, dovuta ad una adeguata autostima, competenze e valori sono fondamentali per l’immagine”. Il libro mette in luce le ultime mode lanciate dalle star con un occhio di riguardo alle semplici nonché fondamentali regole di stile e di fotografia per non commettere banali errori. In un linguaggio molto semplice e diretto spiega come far risaltare i propri pregi e come comportarsi con le diverse tipologie di immagini: oltre alle foto-selfie, ci sono consigli utili sulle foto in posa, quelle più naturali, gli scatti più ricercati e le tradizionali foto per il curriculum vitae.

Infine, il libro presenta un approfondimento con l’altra componente di questo periodo con cui si combina il selfie, ovvero i social network: così come i grandi sportivi spesso amplificano e “monetizzano” al meglio la loro immagine, la migliore rappresentazione di sé stessi passa dall’essere esperti dei selfie ed essere social media manager di sé stessi.

L’agenzia di comunicazione TiberADV ha curato il servizio di editing e progettazione grafica del libro, il titolare Pietro Vultaggio in esclusiva per i nostri lettori ha raccontato il contributo fornito nel progetto, denominato TiberBook, dichiarando che “il successo del libro è sicuramente grazie all’idea simpatica e originale di Elenia, cara e simpatica amica, oltre che eccellente professionista, la quale si è affidata al nostro per team per quanto concerne le attività di correzione di bozze e di impaginazione grafica”. Ha continuato poi affermando che “un autore non può far tutto da solo, deve delegare, rivolgendosi a professionisti del settore, come avviene per una conferenza stampa di presentazione ovvero ad una campagna pubblicitaria online e offline”.

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