Rabbia De Laurentiis contro arbitri e Var

Partito con l’obiettivo di vincere lo scudetto, dopo aver superato il primo terzo di campionato il Napoli è solo al quinto posto, a -8 dalla Juventus e a -7 dall’Inter. Gli ultimi due punti persi sono maturati nell’infrasettimanale contro l’Atalanta, al termine del quale è esplosa la rabbia del presidente De Laurentiis e del tecnico Ancelotti nei confronti della direzione arbitrale.

La mancata concessione del rigore per il contatto tra Kjaer e Llorente è stata acuita dal fatto che, dal capovolgimento di fronte, è nata l’azione del 2-2 della squadra di Gasperini.

De Laurentiis non si è trattenuto parlando a ‘Sky Sport‘ al termine della partita. “Io non credo che Rizzoli e Nicchi svolgano al meglio il loro lavoro. Loro diranno: ‘Non sta a De Laurentiis dirlo’. E io gli ribadirò che invece De Laurentiis, come gli altri 19 Presidenti delle altre società che finanziano il calcio italiano, hanno il diritto di essere ascoltati. Altrimenti il Sig. Nizzoli e il Sig. Nicchi si beccheranno dagli 80 milioni di napoletani e da tutti gli italiani che sono stanchi di questa prosopopea e di questa supponenza, come se noi fossimo davanti a degli dei greci. E invece no, bisogna con grande umiltà cercare di far capire le cose”.

De Laurentiis ha parlato poi dell’episodio incriminato: “A velocità normale, quello su Llorente è rigore tutta la vita, ma il problema non è se è rigore o non è rigore, il problema è di dire: ‘Dagli la soddisfazione, a chi ha dato l’anima, a chi si è contrapposto onorando la maglia, agli spettatori e ai tifosi di tutte e due le squadre che stanno allo stadio, fagli vedere attraverso il Var come sono andate le cose’. Poi si può accettare che il nuovo regolamento dica una cosa piuttosto che un’altra, ma questa intoccabilità di Rizzoli e di Nicchi ci dà estremamente fastidio perché loro, senza di noi farebbero la fame. Se esiste il Var, è inutile creare 8-9 minuti di tempo supplementare perché ci si spintona, si discute”. 

Sull’espulsione di Ancelotti: “Ma cos’è questa cafonata di un arbitro che si permette di buttare fuori un signore, un grande signore come Carlo Ancelotti? Ma se io fossi Carlo Ancelotti direi: ‘Ma io me ne vado dall’Italia, da questo paesaccio dove a un certo punto gli arbitri non sanno arbitrare come in Inghilterra, perché si fa a cazzotti, si rallentano i ritmi e si fischia a dismisura e si sospende la partita 27 mila volte per cui ci vogliono 5, 8, 10 minuti di recupero ogni volta’”. 

“Ho il diritto per i soldi che investo nel calcio, per il rispetto dei miei calciatori, per il rispetto anche dell’altra squadra, di vedere le immagini al Var – la conclusione – Noi dobbiamo essere sereni, questo è il più bel gioco del mondo che voi state cercando di avvelenare involontariamente, non voglio dire che ci sia una volontà specifica, però ne abbiamo le tasche piene. Non possiamo pagare e comprare giocatori per centinaia di milioni, non possiamo permettere che la maggior parte delle squadre di Serie A dell’alta classifica abbiano 500, 600 milioni di debiti per far giocare questi signori a che cosa”.

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