Estonia-Italia, Gennaro Gattuso non va per il sottile

Articolo di Martino Davidi

Il ct azzurro è chiaro sull'obiettivo della partita che si gioca domani sera a Tallinn.

Domani a Tallinn alle 20,45 l’Italia affronta l’Estonia nella quinta partita per il gruppo I delle qualificazioni ai Mondiali 2026. Gli azzurri sono praticamente obbligati a vincere tutte le partite per poter sperare di accedere ai playoff. Ecco le parole del ct Gennaro Gattuso nella conferenza stampa della vigilia.

“La verità è che noi dobbiamo fare più punti possibili, perché Israele è là e non possiamo fare calcoli. Non è che in automatico facciamo i playoff, dobbiamo giocare e vincere le partite, non scherzare col fuoco. Domani per noi è una partita importante, martedì un’altra partita importante. Finché la matematica non dice che dobbiamo andare ai playoff… ma dobbiamo arrivare ai playoff e arrivare secondi, ma parliamo in modo serio, io e i miei calciatori lo sappiamo. Non abbiamo fatto nulla, abbiamo fatto solo due partite, ci giochiamo tanto e penso debba essere nella testa di tutti”.

“Dobbiamo pensare alla partita di domani, a fare i punti, massima concentrazione, senza pensare al resto. Poi vedremo quello che succederà, pensando a noi e senza guardare una cosa mentre stiamo preparando un’altra. Spinazzola? È un ragazzo sorridente, oltre ad essere un giocatore dalle grandissime qualità. Ho visto quello che pensavo: preferisce giocare a sinistra, ma sa che in questo momento ci deve dare una mano e questo è già tanto. È venuto con grande disponibilità, è pronto e lo ringrazio ancora”.

“Il coraggio? Penso che lo rivedremo. Devo ringraziare questi ragazzi, avete visto l’aria, un’aria che mi piace molto, grande intensità e grandissima voglia. Annusare un po’ il pericolo, questo dobbiamo trasmetterlo io e il mio staff, cercando di capire le scelte che vanno fatte. I ragazzi spingono, vanno molto forte. Peccato che abbiamo la partita domani… Domani devi confermare quello che fai, sto vedendo grande ambiente e grandi allenamenti e sono molto soddisfatto”.

“Raspadori dal 1′? Sì, può essere una soluzione. Poi, penso che con i cinque cambi i giocatori si devono far trovare pronti. Poi che siano 30, 40, 50… Devono farsi trovar pronti. Trequartista? Ci può stare, poi sono le dinamiche che decidono le posizioni. Si può trovare in quella fetta di campo, ma dipende come vogliamo coprire e dalle rotazioni che faremo. Esordio per Cambiaghi? È pronto, altrimenti che lo abbiamo chiamato a fare… Raspadori suo omologo? Jack può fare tutte e due le fasi, ha due gambe che sono due tronchi, è più attaccante di Cambiaghi, però anche Cambiaghi è un giocatore pronto e ha sofferto l’anno scorso un infortunio molto grave. È pronto per dare una mano alla nostra squadra”.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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