Nasce il Milan Club La Santa, Filippo Galli esalta la platea con i suoi aneddoti

Articolo di Mauro Corno

Serata divertente e tanti aneddoti a Villasanta, alle porte di Monza.

C’era anche Filippo Galli, villasantese doc, al taglio del nastro del Milan Club La Santa, neonato sodalizio di tifosi rossoneri presieduto da Biagio La Pietra e che già annovera oltre un centinaio di iscritti.

Una serata piacevole, nella quale l’ex campione ha raccontato anche alcuni aneddoti legati alla sua carriera, rispondendo alle domande dei numerosi fan del Diavolo presenti: una platea che ha molto apprezzato la disponibilità di Galli, vero e proprio idolo da quelle parti.

“I tifosi mi hanno sempre messo addosso una pressione positiva, del resto prima di essere calciatore sono stato tifoso anche io – ha raccontato tra l’altro -: portare la maglia del Milan mi ha dato grandi responsabilità. La serata della finale di Champions League con il Barcellona è stata magica, alla fine Capello ha deciso di fare giocare me e non Desailly in difesa ma ho rischiato seriamente di finire in panchina. Ricordo con grande affetto anche la vittoria con la Steaua Bucarest. Liedholm un maestro in panchina e un uomo molto scaramantico, da un mago si faceva anche indicare il casello da imbucare in autostrada prima delle partite. Quando, con Castagner allenatore, ho segnato il mio primo gol in A ho esultato con sobrietà: ero molto giovane e dovevo mantenere alta la concentrazione, perché la partita con l’Avellino non era finita”.

Domenica c’è Juventus-Milan. “Allegri ha sistemato la difesa, tenendo il baricentro basso, in questo inizio di stagione è stata la cosa più giusta da fare. Mi aspetto una gara equilibrata” ha aggiunto Galli, prima di prestarsi al rito degli autografi e dei selfie.

Da oltre vent’anni Editor-in-Chief di Sportal.it si è laureato in Scienze Politiche alla Statale di Milano con una tesi su Georges Simenon. Ha scritto due libri su calciatori e allenatori italiani all’estero: Ai confini dell’impero e Nuovi confini dell’Impero. Da bimbo era certo che avrebbe giocato in serie A ma già in Seconda Categoria faticava.

TG SPORT

Articoli correlati