Morto a 72 anni John Robertson, leggenda scozzese del Nottingham Forest

Articolo di Martino Davidi

Vinse due Coppe dei campioni fornendo un assist nella prima finale e segnando lui stesso il gol decisivo nella seconda.

È morto ieri a Glasgow all’età di 72 anni dopo una lunga malattia John Robertson, centrocampista leggendario della Scozia e soprattutto del Nottingham Forest due volte vincitore della Coppa dei Campioni nel 1978-1979 e nel 1979-1980. Alto 1,74, il leggendario allenatore del Forest Brian Clough lo soprannominò “Picasso del calcio” per la precisione dell’ultimo passaggio agli attaccanti, invece il suo connazionale Bill Shankly, tecnico dei rivali del Liverpool, disse che crossava con la precisione di un giocatore di biliardo.

Nato il 20 gennaio 1953 a Uddingston, località della Scozia centro-meridionale sobborgo di Glasgow, è cresciuto nel club locale dei Drumchapel Amateurs, fucina di altri campioni come Andy Gray, Archie Gemmill e David Moyes. Nel 1970 passò al Nottingham Forest e debuttò in First Division a 17 anni il 10 ottobre di quell’anno contro il Blackpool. IN quel momento la squadra era in grossa difficoltà e retrocesse l’anno successivo, ma nel 1975 arrivò Brian Clough, che volle tenersi Robertson, considerato in partenza.

Fu la mossa vincente: il Forest tornò nella massima serie la stagione successiva e nel 1977-1978, da neo promossa, vinse addirittura il titolo inglese. Fu così che iniziò la straordinaria epopea biennale del Nottingham Forest in Coppa dei Campioni: due vittorie in due finali vinte per 1-0, nel 1979 contro il Malmoe e nel 1980 contro l’Amburgo. In entrambe le occasioni Robertson ci mise lo zampino: nella prima fu lui a servire l’assist a Trevor Francis per il gol della vittoria, nella seconda fu lui stesso a segnare la rete decisiva.

Robertson a Nottingham vinse anche due Coppe di Lega inglese (1978 e 1979), un Charity Shield (1978, 5-0 all’Ipswich Town) e una Supercoppa Europea (1979, doppia sfida, 1-0 e 1-1, contro il Barcellona). Con la Nazionale della Scozia toitalizzò tra il 1978 e il 1983 28 presenze e 8 gol vincendo il Torneo Interbritannico del 1981 nel quale un suo rigore fu decisivo per battere l’Inghilterra a Wembley. Era un vero e proprio specialista dei calci di rigore: 60 segnati su 62 tentati!

Nel 1986 lasciò il calcio giocato e il Nottingham Forest, dove era tornato per una stagione dopo una parentesi biennale nel Derby County e nel quale ha totalizzato tra tutte le competizioni 514 presenze e 95 gol. Nel 1990 divenne assistente dell’ex compagno di club nordirlandese Martin O’Neill, che seguì come suo secondo, fino al 2010, sulle panchine di Wycombe, Norwich City, Leicester City, Celtic e Aston Villa.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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