Milan-Lazio: Pagelloide rossonero

Alessandro Jacobone, leader dei Non Evoluti, dà i voti agli uomini di Gattuso.

Reina 7 In molti avevano criticato il suo acquisto, definito inutile e costoso. Ma la parata di ieri sera su Immobile ad inizionpartita, potrebbe segnare l’accesso alla Champions League con il carico di 50milioni che questa porta con se. Scende a tempo zero sul tiro ravvicinato ed improvviso del laziale, deviando in angolo un goal che sembrava già fatto. Ostenta la sicurezza cheun portiere deve trasmettere, comanda la difesa dalla visuale migliore che ci sia per un giocatore. Leader

Calabria 6 Primo tempo di ottima fattura fatto di intensità e tentativi continui di spinta, soprattutto nei primi venti minuti. Cala nel secondo tempo dove alterna buone cose, ad errori evitabilissimi. La sua generosità è sempre a livelli altissimi, il suo stato di forma forse meno. Ecco perchè Gattuso in conferenza ha confessato di guardare con speranza la situazione in casa Conti.

Musacchio 6,5 Correa non è avversario facile, per velocità e movimento tra le linee. Ma dopo un inizio servito a prendere le misure, Mateo riesce a mettere due colpi di malta ad un muro, quello con Romagnoli, che ultimamente aveva mostrato qualche crepa. L’ingresso di Caicedo, più fisico e meno imprevedibile, gli permette di alzare il livello della sua prestazione fino a diventare l’arma in più durante l’assalto finale. E’ lui infatti a seguire l’azione che lo vede travolto in area per il rigore che regala la vittoria al Milan.

Romagnoli 6,5 Affronta la “sua” Lazio come se fosse l’odiata Roma di Totti. Concentrato e cattivo il giusto, domina sulle palle alte e regala anticipi da ottimo difensore. Esce per una botta al muscolo che non gli ha permesso di portare a termine la missione. Ma l’intelligenza di chiedere il cambio, consapevole che il compagno si sarebbe comunque fatto trovare pronto, è da ragazzo maturo e capitano responsabile. Il gruppo e il Milan, prima di tutto.

Rodríguez 6,5 Il lavoro di Ricardo è troppo spesso sottovalutato, soprattutto da chi giudica i giocatori secondo chi li ha acquistati. Non spinge un granchè, vero. Ma è lui a stringere su Immobile dopo pochi minuti, costringendo Ciro a velocizzare il tiro poi parato da Reina. Interrviene in extremis su Milinkovic Savic, salvando il risultato con la punta del piede. Palloni persi, nessuno. Eppure tanto scetticismo, troppo direi.

Kessié 6,5 Vi confesso una cosa. Alla soglia dei 45 anni, comodamente seduto in tribuna stampa e senza l’acido lattico prodotto da 75′ di partita, al rigore assegnato al Milan avevo le gambe che tremavano dalla paura che venisse sbagliato. Frank non solo pretende il pallone dal compagno polacco, ma è costretto pure ad attendere tre minuti durante i quali, le proteste laziali stavano avendo il loro corso. Nonostante tutto, piazza con freddezza la palla dal lato opposto a quello scelto dal portiere biancoceleste. Per il resto partita di intensità e piccole sbavature alla Kessie. Ma ad avercene di giocatori cosi’.

Bakayoko 7 Guardandolo dall’alto della tribuna, appare un gigante di dimensioni pazzesche. Fisicamente importante, fa del movimento in campo la sua forza. Anticipa le dinamiche e i movimenti, riuscendo ad anticipare gli avversari con una fisicità che profuma di pulito. Mai rozzo e scorbutico, fa sparire la palla con qualità tecniche da top player. Annulla mister 100 milioni Savic, come quando si fa con Windows premendo Ctrl + Alt + Canc. Grazie a Dio, la cifra per il riscatto col Chelsea è stata già fissata, perchè se parametrata a quella data al serbo, non basterebbero 300 milioni di euro.

Çalhanoglu 6,5 Partita di sostanza e intensità, quella del turco. Alterna il lavoro di mezzala di pressione, a quello di inizializzazione delle azioni d’attacco. Agisce in una zona del campo dove la Lazio offre alta qualità. Ma lui non si fa intimorire e lotta con continuità su tutti i palloni. Questo gli fa perdere a tratti la lucidità necessaria per perfezionare giocate ad alto coefficente di difficoltà. Ma resta in partita fino alla fine ed è protagonista di conclusioni che avrebbero potuto avere più fortuna.

Suso 6 Sufficienza concessa per due semplici motivi. Risultato positivo conquistato dal gruppo, del quale lui fa comunque parte e tiro a giro nel finale, che non si tramuta in goal solo per un miracolo di Strakosha. Per il resto, partita ancora sotto il suo standard e costellato di controlli imprecisi che, per un giocatore tecnico come lui, non possono essere tollerati.

Piatek 6 Partita opaca quella di Piatek. Servito con lanci lunghi, cade nella rete di Acerbi che questo tipo di palle, le prende tutte. Poco servito, ha la colpa di non essere attento in un paio di occasioni dove non avrebbe dovuto farsi anticipare cosi’ facilemente. Per rendere l’idea di cosa io stia dicendo, il contropiede che ha visto Suso servirlo da posizione di contropiede. Il polacco, perso con lo sguardo il compagno, non raccoglie l’assist dello spagnolo. Sarà forse stato sorpreso dalla scelta del compagno, solito invece a calciare egoisticamente in porta? Non lo so, sta di fatto che deve migliorare nel leggere alcuni movimenti fuori dall’area, dove invece si trova sempre a suo agio.

Borini 6,5 Che partita per Fabio. Blinda la corsia di sinistra, facendosi trovare in raddooppio in caso di non possesso e allo stesso tempo preoccupare per i suoi tentativi di spinta sulla fascia. Lotta fino al 96′ e si dimostra pronto all’occorrenza. Non è un brasiliano pero’….che c**** che si fa.

Laxalt 6 Il suo ingresso e il conseguente cambio di modulo, mettono in crisi una Lazio che aveva comunque preso le misure sul 4-3-3 iniziale dei rossoneri. In un momento in cui l’appannamento fisico iniziava a colpire le due squadre, la sua velocità, sempre condita da foga e imprecisioni varie, è risultata essere una fastidiosa spina nel fianco laziale. 

Zapata 6,5 Entra a freddo, anzi freddissimo. Ma lo fa nella migliore delle maniere. Attento in difesa, si lancia in un coast to coast alla George Weah che per poco non porta al goal. Dopo esser diventato idolo per aver segnato in un derby al 97′, una rete segnata in questo modo l’avrebbe posizionato di diritto sul podio dei goal più belli visti a San Siro. Scherzi a parte, grande dimostrazione di professionalità ed ulteriore conferma che i problemi del Milan non è di certo il gruppo che lo compone.

Cutrone 6 Entrato anche lui nel finale, ronza sul fronte d’attacco come un ape che ti rovina il pic nic in campagna. La Lazio vorrebbe attaccare nel tentativo di pareggiare. Ma è costretta a farlo lasciando un paio di uomini in controllo sull’elettrico giovane italiano. Bravo.

All.: Gennaro Gattuso. 6,5 Non un bellissimo Milan quello di ieri sera, inutile nasconderlo. Gioco ancora troppo prevedibile e possesso sterile che non impensierisce più di tanto una Lazio contenta di potersi portare a casa un pareggio. Colpito dagli infortuni di Calabria e Romagnoli, sembra pero’ trovare la forza di cambiare modulo e interpretazione alla gara. Costretto o meno a questa scelta, posiziona in campo un Milan più efficace e di conseguenza anche più bello. Doveva portare a casa i tre punti e l’ha fatto preparando la gara nel migliore dei modi. Nessun black out mentale e tanta carica trasmessa ai ragazzi, forse troppa visto il terzo tempo in formato Wrestling Royal Rumble.

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