Milan-Inter, il futuro si decide in Cina

Milan e Inter, in questi giorni, avranno un occhio rivolto a oriente e più precisamente verso Pechino, dove il 18 ottobre è iniziato, il 19° congresso del Partito Comunista Cinese, che discuterà delle linee politiche da seguire per i prossimi anni, con un occhio di riguardo agli investimenti di capitali all’estero.

Le decisioni prese nella riunione, che terminerà il 24 ottobre, avranno un impatto significante sulle scelte delle società di Inter e Milan. Già al tempo del closing, Yonghong Li ha dovuto affrontare le complicazioni dettate dalla stretta di capitali dovuta a una scelta del governo e del Presidente della Repubblica Xi Jinping, per affrontare la fuoriuscita di capitali dai confini cinesi.

In attesa di decisioni da Pechino, le due società si stanno proiettando al mercato di gennaio, sperando che il governo cinese sblocchi, almeno parzialmente, gli investimenti all’estero in quei settori considerati a rischio come il calcio. Se le notizie saranno negative le due società dovranno affrontare la campagna acquisti autofinanziandosi, situazione vissuta dai nerazzurri nella sessione estiva scorsa.

I nomi caldi per i rossoneri sono tutti riferiti a una mezzala: da Fofana a Jakub Jankto, entrambi dell’Udinese, ma nelle ultime ore sono in rialzo le quotazioni di Lucas Lima, trequartista del Santos, in scadenza di contratto nel dicembre 2017. L’Inter ha in mente di rinforzare il centrocampo e l’attacco, in caso di mercato low cost i nomi da tenere caldi sono quelli di Ramires e di Alex Teixeira, entrambi calciatori dello Jiangsu Suning, club satellite nerazzurro, allenato da Fabio Capello.

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