Luciano Spalletti categorico su Gigio Donnarumma

Le parole di Luciano Spalletti alla vigilia di Italia-Ucraina

Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia della sfida tra Italia e Ucraina, in programma martedì sera a San Siro. “I ragazzi li ho trovati splendidi e dispiaciuti per quello che è stato il risultato e un po’ per la prestazione – ha esordito il ct degli Azzurri -. Abbiamo analizzato seriamente quello che è avvenuto e qualche scusante ce l’avevano. Le partite sono tutte dentro o fuori, sono tutte da vincere”.

Pochi dubbi su Gigio Donnarumma: “Sarà titolare, subito si risponde a questa. Per ciò che sta venendo fuori è il ruolo del portiere che paga sempre carissimo tutto. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che brucia le tappe perché gli viene donato questo talento, questa qualità. E siccome noi tutti si è fatto fatica e s’è dovuto lavorare forte per arrivare a un livello e poi a qualcun altro viene donato… Si fa un po’ fatica, o quantomeno viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire. C’è questo modo di ragionare. E’ tutto abbastanza normale, si possono commettere degli errori se di errore si può parlare e poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forte. Poi i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è stato donato perché poi va migliorato questo talento con impegno, solo allora per chi ti guarda diventa più difficile colpirti. Se non lavori sul talento, allora diventa presunzione. Perché lavorandoci vuol dire che non banalizza ciò che gli è stato donato e provoca negli altri anche più rispetto”.

Sulla possibile formazione: “Oggi abbiamo la sfortuna di fare conferenza prima dell’allenamento. Ho una difficoltà della formazione oggettiva. Però un paio li abbiamo mandati a casa…”.

Quindi ha smentito l’indiscrezione dell’Equipe riguardo ad un rifiuto di Marco Verratti alla convocazione: “Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato e a lui l’ho telefonato. E non mi sembra mi abbia detto così… Non mi sembra che mi abbia detto così, anzi, ma mi ha detto che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale”.

“Noi dobbiamo saper reagire su qualsiasi campo, a volte si reagisce in maniera forte coi comportamento, altre volte col silenzio. Dobbiamo reagire a qualsiasi cosa ci troviamo davanti. Personalità è quando hai molte cose da dire e stai zitto passando da pollo per guadagnarci dopo… Allo stadio di San Siro io non ho da chiedere nulla, siamo noi a doverci meritare il loro comportamento. Siccome ho assistito a gare della Nazionale a San Siro, chiedo loro ciò che hanno sempre fatto. C’è sempre stato un calore che diventa poi la completezza di ciò che devono essere i nostri desideri e la nostra ricerca” ha concluso Spalletti.

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