La Roma allarga la crisi del Cagliari

Domenica con appena due partite in Serie A, ma con una pioggia di gol. Dopi il 7-2 dell’Atalanta a Lecce, nel tardo pomeriggio la Roma ha battuto per 4-3 in trasferta il Cagliari, restando in scia proprio dei bergamaschi nella corsa al quarto posto: Dea avanti di tre punti, ma con una partita da recuperare, quella contro il Sassuolo.

Terza sconfitta consecutiva invece per il Cagliari, contestato a fine partita dai propri tifosi e sempre più lontani dal sogno Europa.

Gara spettacolare alla “Sardinia Arena”: Cagliari avanti al 28′ con Joao Pedro, ma la reazione della Roma è immediata e al 41′ la gara è già ribaltata grazie a una doppietta di Kalinic, a segno la prima volta al 30′.

Nel secondo tempo le squadre si allungano e la gara è ancora più spettacolare: Kluivert centra la traversa al 10′ e poi va a segno al 25′. Il Cagliari, fischiato dai propri tifosi, non si arrende e trova il gol con Pereiro al 75′, primo centro in A dell’uruguaiano arrivato a gennaio dal Psv.

La Roma riallunga con Mkhitaryan al 35′ e a poco serve il gol allo scadere di Joao Pedro, che raccoglie la respinta di Pau Lopez su un rigore calciato dallo stesso brasiliano per fallo di mano di Smalling.

I cinque minuti di recupero sono convulsi e nervosi, ma non succede più nulla a parte la contestazione finale dei tifosi rossoblù.

 

La Roma infila il terzo risultato utile tra campionato e Europa League, certificando l’uscita dalla crisi che con tre sconfitte consecutive aveva allontanato i giallorossi dal quarto posto della classifica. Quarto posto che è ancora l’obiettivo della squadra di Fonseca, che ha risposto all’ennesima goleada dell’Atalanta a Lecce passando per 4-2 sul campo del Cagliari: la quarta piazza è sempre distante tre punti, e la Roma ha una partita in più rispetto alla squadra di Gasperini che nello scorso weekend non ha giocato in casa del Sassuolo, gara rinviata precauzionalmente per la diffusione del Coronavirus.
Crisi sempre più nera per il Cagliari: la squadra di Maran non vince dal 2 dicembre ed ha infilato la terza sconfitta consecutiva, ma alla fine è uscita a testa alta, pagando le tante assenze, ma senza mai arrendersi ad un risultato che l’ha vista sotto dalla mezzora del primo tempo. La classifica resta comunque rassicurante per i sardi, che sembrano però essersi allontanati definitivamente dal sogno di lottare per un posto in Europa, cullato per buona parte del girone d’andata quando i rossoblù hanno anche occupato il terzo posto grazie alla lunga serie utile partita dopo aver perso le prime due partite contro Brescia ed Inter.
Pur priva di Dzeko, lasciato a riposo da Fonseca, la Roma ha quindi trovato il gol con facilità, con tre marcatori diversi. Nel primo tempo giallorossi avanti con una doppietta di Kalinic, che al 30’ ha sfruttato uno svarione dell’ex Luca Pellegrini e poi al 41’ ha capitalizzato un assist di Mkhitaryan fissando il 2-1 dopo il vantaggio del Cagliari al 28’ con Joao Pedro.
Spettacolare il secondo tempo: il Cagliari attacca, ma la Roma sfrutta le ripartenze, centra la traversa in avvio con Kluivert e poi infila il tris con lo stesso olandese dopo una bella azione sull’asse Kolarov-Kalinic.
Qui il Cagliari, fischiato dai propri tifosi, ha la forza di non arrendersi e allora il finale è pirotecnico: al 30’ la riapre Pereiro al primo gol in A con un gran tiro dalla distanza, al 35’ Kolarov batte una punizione deviata in rete di testa da Mkhitaryan, ma i rossoblù continuano ad attaccare e al 42’ trovano il rigore che Joao Pedro trasforma, concesso per un fallo di mano di Smalling. Ultimi secondi convulsi, ma il risultato non cambia più.

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