Juventus, Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene nel mirino dell’ex presidente

Giovanni Cobolli Gigli caustico

Nel corso di “Pressing Lunedì”, in onda lunedì sera alle ore 23.50 su Italia 1, è intervenuto in esclusiva l’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli. Che è stato piuttosto caustico.

“Se Agnelli quattro mesi avesse detto le cose che ha detto adesso, forse lo spogliatoio sarebbe stato più unito – ha detto -. Ora celebriamo Agnelli, e anche io sono assolutamente d’accordo con le sue parole ma lo spogliatoio negli ultimi tempi era certamente in fermento e diviso. E forse, e parlo come tifoso, qualche dirigente non era molto favorevole ad Allegri. Era lì che Agnelli doveva intervenire e fare chiarezza. Ora, per carità, abbiamo vinto con il Torino, ora vedremo con l’Empoli“.

“Arrivabene non è un comunicatore, non è all’altezza di comunicare. Comunicare è una cosa e fare il dirigente è un’altra cosa. È un gestore di costi, deve gestire la struttura economica di una società. Il presidente ha in mano le redini della Juventus e dev’essere lui la persona che si espone comunicando. Ha il nome della famiglia Agnelli e ha l’investitura del padrone della Juventus che è John Elkann. Agnelli ha detto le cose giuste ma in ritardo” ha aggiunto l’ex numero 1 del club piemontese.

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