Inter, Marotta tuona: “Stop Decreto Crescita? Danno irrimediabile”

Inter, Marotta tuona: “Stop Decreto Crescita? Danno irrimediabile”

L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta in un’intervista  al TG1 ha aspramente criticato la scelta del Governo di stoppare il Decreto Crescita: “Nel momento in cui il calcio italiano stava risalendo la china a livello mondiale ed europeo, con le tre finali delle coppe europee raggiunte la scorsa stagione,  abolire il Decreto Crescita rappresenta un autogol per il mondo del pallone e per il Paese in generale”

“Non usufruiscono solo i giocatori: ci sono anche allenatori che sono venuti in Italia e hanno avuto agevolazioni fiscali grazie al Decreto”.

“Le agevolazioni fiscali del Decreto Crescita avevano come obiettivo quello di facilitare l’ingresso in Italia di giocatori di qualità – ha spiegato poi Marotta a Sky -. Senza questi calciatori il nostro campionato sarà impoverito, il prodotto ‘Serie A’ ne risentirà e ci sarà anche un minor indotto per lo Stato in termini di tasse”.

“Ora bisognerà trovare degli accorgimenti, ma l’abolizione del Decreto Crescita ha prodotto un danno irrimediabile per l’intero sistema calcio. Saremo meno competitivi a livello europeo e ne risentirà anche il nostro campionato, non solo le grandi ma anche le medio piccole avranno meno introiti perché il prodotto sarà meno appetibile per le tv. Era uno strumento importante a poco più di un anno e mezzo dall’inizio del primo Mondiale per club a 32 squadre, con due nostre formazioni al via”.

Secondo Marotta i vivai e i giovani italiani non gioveranno della situazione: “Non erano svantaggiati dall’arrivo di campioni dall’estero e anzi avere giocatori forti con cui allenarsi permetteva loro di crescere. Questa decisione di abolire il Decreto non porterà nessun vantaggio al nostro calcio”

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