Il solito Josè Mourinho: frecciatina agli “Einstein del calcio”

La frecciatina di Josè Mourinho

Mai banale Josè Mourinho: il tecnico portoghese è conosciuto (oltre che per la sua bravura) per la sua determinazione e sfrontatezza. Anche nell’ultimo messaggio social il timoniere della Roma ha lanciato una frecciatina a quelli che definisce “Einstein del calcio”.

“I ricordi restano per sempre e la storia non si può cancellare. Per me sono state emozioni incredibili, indimenticabili, ma devo pensare al “dopo”… Prima di questo, devo abbracciare tutti. Devo dire al mondo la mia gratitudine ai miei giocatori: tutti, da Rui che ha giocato 54 partite a Pietro che non ha giocato nemmeno un minuto. Ma in questa squadra tutti hanno giocato ogni minuto di ogni partita, questo è quello che gli Einstein del calcio non sanno, non capiscono e mi dispiace per loro”. 

“Il calcio è quello che si vede e quello che non si vede, il calcio non si gioca in 11, ma in tanti, e noi eravamo tantissimi… Giocatori, allenatori, staff medico, analisti, tecnici, cucinieri, famiglie, amici, romanisti, mourinhisti e sono grato a tutti. Un giorno lascerò Roma e l’AS Roma, questa è la legge del calcio, ma più di una o più coppe mi piacerebbe vedere questo club per sempre unito da questa passione e amore. Buon giugno” ha concluso il tecnico.

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