Il nuovo Bari mette d’accordo C e D

Mentre l’elenco delle squadre da ripescare in Serie B  è ancora avvolto nel mistero, l’organico della prossima Serie C sembra al completo, con i ripescaggi di Cavese e Imolese, l’ammissione della Juventus B e l’inevitabile snellimento dell’organico visto che i posti vacanti dovrebbero essere sette, considerando le rinunce di Andria, Mestre e Reggiana, la fusione tra Bassano e Vicenza e i tre ripescaggi in vista tra i cadetti. 

Insomma, non ci sarà spazio per il Bari, nonostante il neo-proprietario del club biancorosso Aurelio De Laurentiis non abbia fatto mistero di ambire all’ammissione diretta all’ultima categoria professionistica nonostante la mancata iscrizione alla B obblighi la nuova società a ripartire dalla D: “Non si sa cosa accadrà nella prossima serie C – ha detto De Laurentiis da Dublino dove ha assistito all’amichevole persa dal Napoli contro il Liverpool – Non si sa chi prenderà parte al campionato e forse potremo inserirci anche noi. Però il presidente della Lega Dilettanti non vorrebbe permettercelo per motivi politici. Comunque il nostro percorso è quello di andare in A, Bari è la sesta tifoseria in Italia. Sarà un lavoro lungo, che non mi sottrarrà al Napoli, il quale ha una sua identità. Il Bari non toglierà mai tempo però al Napoli”.

La tensione è alta, quindi, ma in questo senso Lega Pro e Serie D sembrano essere d’accordo. Se infatti il presidente della Lega Pro Gravina ha escluso la possibilità che il Bari sia ammesso alla prossima Serie C, è duro anche il monito di Cosimo Sibilia, ex rivale di Gravina nella corsa alla presidenza federale e numero uno della Lega Dilettanti: “Ho grande rispetto per le doti manageriali di Aurelio De Laurentiis, presidente di un importante club di Serie A, ma il nuovo Bari, del quale è il proprietario, non è ancora ufficialmente una formazione del prossimo campionato di Serie D. Quando l’iscrizione verra’ formalizzata, ne potremo parlare: le ammissioni ai campionati non dipendono da me, ma dai regolamenti. La D è un campionato sano, formato da società organizzate e con un grande seguito di pubblico. Un campionato del quale la Lega Nazionale Dilettanti ha massima cura ed attenzione”.

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