Frosinone-Milan: Pagelloide rossonero

Alessandro Jacobone, leader dei Non Evoluti, dà i voti agli uomini di Gattuso.

Donnarumma 7: salva il Milan da una fragorosa caduta in quel di Frosinone, dopo averlo fatto per diverse volte nelle scorse partite. Tre incredibili parate evitano infatti la sconfitta di oggi, anche se questa è una amara soddisfazione. Lo ripetero’ fino alla nausea. Dove sono coloro che sono pronti a definirlo “mister 6 milioni” non appena fa un piccolo errore? Da lui si deve ripartire. 

Calabria 5.5: giornata particolare per il giovane terzino. Meno presente del solito, sia in fase di spinta che di copertura, sembra soffrire l’isterico cambio di moduli al quale e’ stata sottoposta la squadra durante questa gara. Non benissimo, in parte non per colpa sua quindi.

Musacchio 6: torna al centro della difesa dopo due mesi fuori per infortunio. Lo fa con intelligenza e senza risparmiarsi duri contrasti.  Pulito e sempre in posizione. Bentornato

Romagnoli 5,5: complice un Ricardo Rodriguez non in spendida forma, dalla sua parte arrivano gli attacchi più pericolosi e gli inevitabili buchi dovuti alla mancanza di concentrazione che colpisce la squadra a fasi alterne. I limiti degli avversari e Donnarumma, evitano che questi costino la sconfitta. Da considerare lo stato di forma di chi ha dovuto fermarsi per un completo riposo in fare di recupero. 

Rodriguez 5: prima giornata No, dopo una serie di gare al limite della perfezione. Preso dal panico in un paio di situazioni, ne esce con le sue gambe ma non aiuta di certo chi gioca dalla sua parte. Romagnoli per la difesa, Calhanoglu per la fase offensiva. 

Kessié 5,5: rientro condito da pasticci e poca lucidità nel gestire i palloni che transitano dalla sua parte. Perde tempi di gioco, come io partite a tombola in questo periodo natalizio. Questo penalizza la costruzione di un gioco già di per se ridotto ai minimi termini. Risulta prevedibile e inefficace. 

Bakayoko 6: tra i migliori in assoluto, anche se ci vuol poco a brillare in un gruppo che appare una compagnia di amici che si ritrovano per la partita di calcetto del giovedì. Mette fisicità e geometrie, predicando pero’ da solo nel deserto.

Calhanoglu 4,5: già in un periodo poco fortunato per lui, si trova costretto a cambiare ruolo per ben 4 volte in una sola partita. Questo gli crea ancor più confusione (colpa non sua), ma non giustifica i black out tecnici che portano ad aver difficoltà al solo stoppare la palla. Irriconoscibile.

Castillejo 5: che confusione, sara’ perche’ tifiamo”? No, perchè gioca lo spagnolo.  Dopo i primi buoni 15 minuti dove si traveste da Suso de noialtri, va anche lui in confusione al secondo cambio di modulo. Rimane ferma in me l’idea che sia un giocatore da ultimo quarto d’ora e cresce in me la convinzione che 25 milioni più Bacca, siano una coltellata al fianco di chi fa nozze con fichi secchi per far rientrare il Milan nei parametri imposti dal FPF.

Laxalt  4,5: dopo un promettente inizio di stagione, il laterale ex genoa sta iscrivendosi di diritto alla Hall of fame dei Top Flop da mercato.  I suoi ingressi coincidono spesso con il termine della costruzione delle opportunità in attacco. Dovrebbe fare il laterale d’affondo, non arriva invece mai ad un cross che sia uno. Mette tanta voglia certamente, ma questa si traduce in confusione totale, mal posizionamenti e falli inutili che favoriscono gli avversari.

Higuain 5: sarà pure poco servito, su questo non ci piove. Ma non puo’ ricevere un trattamento diverso da quello riservato a chi, come Andrè Silva, è stato ritenuto “flop” per le stesse motivazioni. Un leader, ancor di più un Top Player, deve essere letale, a prescindere dalla prestazione sua e della squadra. 
Si dice si sia involuto dopo la gara contro la Juve, aveva invece iniziato ad evidenziare scarsa applicazione e strano atteggiamento, in occasione della partita contro l’ Udinese.  Le voci che lo vedono vicino al Chelsea non aiutano. Comprensibile umanamente, inaccettabile in quanto professionista. 

Cutrone 5: lo difendo dagli attacchi di chi lo vede responsabile quanto il Top Player argentino, ma lo bacchetto proprio perchè innamorato delle sue potenzialità.  Da alcune giornate non risulta velenoso sotto porta, cosa che puo’ starci dopo tante belle prestazioni. Ma a questa mancanza di goal, si aggiungono sbagliati movimenti e poco gioco con la squadra. 

Conti  sv: poco piu’ di un quarto d’ora per l’ex atalantino che sta cercando di ritrovare confidenza con il campo. Non facile farlo dopo due infortuni come quelli da lui subiti, non è facile farlo in questo Milan che ha paura della sua stessa ombra. A fra poco Andrea

Gattuso 4,5: mi isolo dalle polemiche mediatiche, dagli ultimatum sulla sua panchina e dall’isteria collettiva che trova residenza tra i social. Sono innamorato di Rino ma se valuto Gennaro Gattuso per quella che è stata la sua preparazione alla gara e lo svolgimento della stessa, non posso che essere spietato. Seppur il calcio non sia scienza esatta, le due formazioni messe una accanto all’altra imponevano una vittoria rossonera. Brutta, scorbutica, difficile e mal giocata, si’. Ma comunque una vittoria. Questa non arriva da tempo e il tanto di buono fatto fino alla gara contro la Lazio, è stato dilapidato in un mese scarso.  Non è sereno e questo sembra mandarlo in confusione ancor di più. Cosi’ non serve a nessuno, vengono dissolte le sue certezze e vengono dati alibi ai calciatori. Serve chiarezza e una decisione forte, sia in un senso che nell’altro. A meno che non faccia comodo aver soldato Rino pronto a sacrificarsi e prendere schizzi di fango da ogni dove.

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