Dunga chiede tempo

L’alibi di ferro ci sarebbe, ma a poche ore dalla clamorosa eliminazione dalla Coppa America per colpa di un gol di mano segnato dal Perù, Carlos Dunga prova ad andare oltre, spiegando il disastroso risultato ottenuto dal Brasile, che conferma come la notte sia ancora buia per la Seleçao, due anni dopo il fallimento al Mondiale casalingo:

“Con tutta la tecnologia e le telecamere che ci sono non capisco come possa accadere una cosa del genere, è stato un tocco di mano evidente. Con chi parla l’arbitro? Con chi si consulta in campo?” ha detto il ct brasiliano, prima di affrontare lucidamente il momento del movimento calcistico verdeoro.

“Siamo in una fase di transizione, serve pazienza. I tedeschi hanno dovuto attendere 14 anni per tornare a vincere qualcosa, il problema è che noi brasiliani pretendiamo tutto e subito” le parole di Dunga, che non teme l’esonero: “Chi lavora è esposto a critiche ma il presidente federale sa cosa stiamo facendo e che stiamo lavorando bene”.

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