Diritti tv, svolta in arrivo: Serie A in salvo

Il calcio italiano è andato in vacanza, nel vero senso della parola. Finito il campionato, e costretti a guardare il Mondiale da casa, ora e fino a Ferragosto ci sarà solo il mercato con le sue sorprese a tenere compagnia agli appassionati nei mesi più caldi. Sì, perché un altro tormentone sta per chiudersi: le partite del prossimo campionato si vedranno regolarmente in tv. Come anticipato da ‘La Repubblica’, dopo lunghe riunioni il sogno di Mediapro di mettere le mani sui diritti tv del pallone nostrano sta per finire e la linea dura del duo Malagò-Micciché è a un passo dallo spuntarla.

Il colosso catalano si era aggiudicato il bando per il prossimo triennio, promettendo qualcosa come 1050 milioni in tre anni. Una somma di denaro che aveva acceso soprattutto le medio-piccole, che sui diritti tv ci fondano il bilancio, ma tra ritardi, fidejussioni non presentate, bando irregolare e ricorsi, il progetto sta per naufragare. Anche la linea delle società che si erano dette pronte ad aspettare Mediapro con il sogno di aprire un canale della Lega sta facendo i conti con il tempo che passa. Meglio accettare la proposta che è pronta a formulare Sky, insieme con Perform, da quasi 950 milioni. Come dire: meglio qualcosa di meno, ma sicuro, che promesse difficili da mantenere.

Il commissario della Lega Malagò e il presidente Micciché sono quasi riusciti a convincere anche i club più incerti, lunedì dovrebbe essere il giorno della verità: il quorum di 11 società sembra assicurato, ma si potrebbe anche arrivare all’unanimità se alla fine a cedere saranno anche Torino e Lazio, i cui presidenti Cairo e Lotito avevano fatto cartello negli ultimi giorni. Tutto finito, quindi? Quasi: perché se entro due settimane sarà tutto definito e partiranno le trattative private con Sky e Perform, il contratto con Mediapro sarà sciolto per inadempienze dopo il mancato pagamento della fidejussione. Ma i catalani sono pronti a minacciare ricorso.

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