Dopo un rigore sbagliato da De Ketelaere e una rete annullata a Lookman, i nerazzurri trovano il gol vittoria nel finale.
Torna alla vittoria dopo oltre un mese l’Atalanta, che nella quarta giornata della fase principale della Champions League vince per 1-0 in casa del Marsiglia. Un risultato maturato solo nel finale ma legittimato da un’ottima prestazione complessiva che ha visto gli orobici sprecare però diverse occasioni, compreso un rigore nel corso del primo tempo.
I nerazzurri iniziano subito forte, ma non riescono ad approfittare al 6′ di un errore del portiere avversario Rulli che libera Lookman davanti alla porta: il nazionale nigeriano perde l’attimo e l’azione sfuma. Al 13′ ancora Lookman serve Krstovic in area, il montenegrino viene steso da Rulli e l’arbitro assegna il rigore. Dal dischetto va De Ketelaere, che però si fa ipnotizzare dall’estremo difensore della squadra di Roberto De Zerbi. Ancora Krstovic, al 35′, ha sui suoi piedi da buona posizione la palla buona per l’1-0, ma la sua conclusione è da dimenticare.
Nella ripresa il canovaccio della partita non cambia, con l’Atalanta che si lascia preferire e il Marsiglia che non punge più di tanto. La svolta sembra arrivare al 69′: De Ketelaere serve l’accorrente Bellanova, quest’ultimo mette al centro dove Krstovic non arriva ma Lookman, a porta praticamente sguarnita, sì. Sembra essere l’1-0 nerazzurro, ma dalla sala VAR confermano che Krstovic, che aveva partecipato attivamente all’azione, era di poco in fuorigioco: gol annullato.
Quando si fa ormai quasi certa la possibilità del pareggio a reti bianche, al 90′ arriva la rete che decide la sfida del Velodrome a favore dell’Atalanta: sugli sviluppi di un’azione partita da un tocco sospetto di Ederson nella propria area, Samardzic inventa un mancino di splendida fattura, che supera Rulli e porta avanti gli uomini di Juric. Il tocco di Ederson viene verificato al VAR: non c’è fallo di mani, la rete è valida.
Il triplice fischio dell’arbitro spagnolo Sanchez sigilla così la seconda vittoria stagionale in Europa per i nerazzurri (e la prima, campionato compreso, dal 30 settembre), che salgono così a quota 7 in classifica con quattro gare ancora da disputare.