Niente finale per l’oro, vincono le ceche

Niente finale per l’oro nell’Europeo U16 femminile in Portogallo.
 
Dopo sette vittorie consecutive le ceche vicecampionesse delle ultime due edizioni hanno riscattato la sconfitta con le italiane nella seconda giornata (40-53) e vinto meritatamente la prima semifinale grazie ai nervi d’acciaio, a una buona pallacanestro organizzata  e giocatrici  con buon tecnica e  talento che ha saputo  trovare nella difesa a zona, molto attiva e tecnica, di chiudere sulle lunghe italiane Madera e Cubaj che avevano dato il vantaggio parziale nel 1° tempo (18-13).
 
L’Italia ha forse peccato per aver insistito su uno shema fisso, quello di cercare il trio delle sue bravissime lunghe invece di aprirsi, e si è fatta sfuggire l’occasie propizia  nel terzo quarto quando non ha saputo sfruttare momenti favorevoli segnando solo due canestri di azione, mentre le ceke hanno chiuso il parziale di 9-8 segnando solo nella lunetta. E nel finale più sicure e fluide, tutte in grado di saltare le trappole azzurre arrivando a turno  subito in palleggio in attacco hanno prodotto il break decisivo con penetrazioni, moti tiri liberi (ben 19 punti  sui 65) e tiri da 3 e  sotto di 15 a 5′ dalla fine (54-39 ) l’Italia ha cercato disperatatamente di rientrare in partita.
 
Impegno massimo da parte della combattiva formazione di Giovanni Lucchesi che ha superato le previsioni, ma le statistiche confermano il merito delle ceke migliori in tutto, nel tiro, nei rimbalzi, nella lucidità nei momenti delicati e hanno tratto vantaggio da zona molto elastica, sempe pronta a raddoppiare sulle lunghe e  uscire per evitare un tiro frontale, per spezzare  il ritmo e togliere punti di riferimento in attacco alle azzurre che nella bagarre hanno perso troppi palloni, proprio quel fattore  che aveva determinato le sette vittorie in un magnifico europeo che si concude domani con la finale per il bronzo contro la perdente dell’altra semifinale Spagna-Portogallo e intanto  la qualificazione a Mondiali 17 del 2016 dopo un anno di assenza.
 
A cura di Enrico Campana
 

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