Marco Sodini stuzzica l’Olimpia Milano

''Ci devono abbattere per poterci battere: l'accoppiamento che abbiamo avuto non poteva essere migliore per i canturini" osserva il coach della Red October MIA.

La Red October-MIA Cantù scenderà in campo venerdì 16 febbraio per il

quarto di finale contro l’EA7 Emporio Armani Milano, palla a due alle ore

18.00 al Nelson Mandela Forum di Firenze.

“Cantù deve vivere questa Coppa Italia come l’inno alla gioia, era da un po’ di anni che non partecipavamo a questa manifestazione ma abbiamo meritato di esserci – ha detto il coach dei brianzoli Marco Sodini -. A due secondi dalla fine del girone di andata non c’eravamo, quindi, tutto sommato, dobbiamo essere fortemente contenti. L’accoppiamento che abbiamo avuto non poteva essere migliore per i canturini, vista la rivalità storica con Milano. Per darvi la misura di che cos’è Milano a livello di struttura di squadra, il loro dodicesimo e tredicesimo giocatore per minutaggio sono rispettivamente Davide Pascolo e Marco Cusin. Noi il tredicesimo giocatore non ce l’abbiamo. Siamo dodici, orgogliosi di essere questi dodici”.

“Non sono una di quelle persone che ama andare alle competizioni per partecipare – ha aggiunto -. Tra due mesi, della finalista di Coppa Italia, si ricorderanno in pochi. Chi si gioca una competizione di questo tipo deve avere lo spirito per vincere. Ci devono abbattere per poterci battere e cerco di trasmettere questa cosa ai miei giocatori, così come loro cercano di trasmetterla a me. Lo faccio anche con le persone che mi stanno attorno, tutto il mio staff, cerchiamo di fare fronte comune. Andiamo a Firenze, una città meravigliosa che si merita una partita meravigliosa. Dovremo essere noi stessi, competitivi ed aggressivi. Dovremo giocare la nostra pallacanestro, non ci nasconderemo dietro alle assenze, non conta chi c’è e chi no, conta soltanto il risultato finale. E io so che tutti i canturini e tutti i tifosi della Pallacanestro Cantù saranno orgogliosi di noi nel momento in cui metteremo in campo lo spirito che abbiamo messo in tutte le partite”.

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