Luca Banchi spiega il suo gesto dopo la tragedia

Articolo di Aldo Seghedoni

"Non possiamo dare ad altri la possibilità di appropriarsi del nostro lavoro" ha detto.

Il basket non si ferma come stabilito nel Consiglio Federale convocato con procedura d’urgenza da Gianni Petrucci dopo la tragedia che ha strappato alla vita lo sfortunato autista di pullman Raffaele Marianella.

Numerosi gli interventi che si sono susseguiti nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato anche Luca Banchi, che da poco ha preso il comando della Nazionale succedendo a Gianmarco Pozzecco.

“Basta il gesto di uno per inquinare il lavoro di tutti – ha affermato il commissario tecnico – ma non possiamo dare ad altri la possibilità di appropriarsi del nostro lavoro. Potevamo annullare il raduno, ma abbiamo deciso di tenerlo comunque nel rispetto del lutto, ma anche del lavoro fatto dagli Azzurri”.

Per ricordare e commemorare il signor Raffaele Marianella, il presidente Petrucci, con il consenso di tutto di Consiglio Federale, ha disposto un minuto di silenzio e il lutto per tutte le gare di questa settimana, in ogni campionato.

 

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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