Gianmarco Pozzecco spiazza tutti e già parla di addio

Le parole di Gianmarco Pozzecco

Lunga intervista su Sportweek in vista di Eurobasket per Gianmarco Pozzecco, con il suo solito stile: “Sto per compiere 50 anni ma cerebralmente sono diciotto. Diciamo quindi che ho appena raggiunto la maturità”.

“Una domanda che mi hanno sempre fatto è: quando hai iniziato a giocare a basket? E io: e tu, quando hai iniziato a camminare? Per dire che non ricordo un Gianmarco senza pallacanestro. E pensare che, data la mia conformazione fisica, non ero portato per questo sport. Perciò, a differenza dei predestinati, non ho mai avuto aspettative particolari, ho sempre giocato per divertirmi senza prendermi troppo sul serio, anche perché ho avuto la fortuna di cominciare la carriera da professionista molto tardi. Insomma, non ho mai fatto bilanci perché non avevo obiettivi particolari la cui realizzazione andasse verificata”.

“Non credo che allenerò ancora per molto – ha poi svelato -. Non ho le energie per farlo a lungo. E poi la Nazionale era appunto l’aspirazione massima, e l’ho raggiunta relativamente in fretta. Non so quanti allenatori abbiano il mio stesso rispetto verso i giocatori italiani: sono convinto che possano giocare contro chiunque. Seconda cosa, sono stato l’unico giocatore in Italia a essere escluso per due volte immeritatamente dalla Nazionale, nel ’99 e nel 2003. Ero più forte di quelli convocati al mio posto, ma meno alienabile e più scomodo. La sofferenza per quelle due esclusioni fa sì che ora viva con ancora maggiore responsabilità il mio ruolo”.

Chiosa sull’Europeo: “Conterà molto la fortuna, beccare l’incrocio giusto con un avversario meno forte. L’obiettivo minimo è creare entusiasmo, soprattutto giocando in casa. La gente percepisce quando si gioca con passione e condivisione”.

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