
Oltre alla sconfitta di due punti contro il Partizan, le Scarpette rosse devono fare i conti con gli acciacchi di due dei migliori in campo.
Nonostante un parziale di 45-35 negli ultimi 20′ di gioco, l’Olimpia Milano deve arrendersi al Partizan di Belgrado, mancando così il bis in Eurolega nella capitale serba dopo il successo di martedì contro la Stella Rossa. Non bastano, ai meneghini, i 21 punti di Shields (uscito poi malconcio dalla partita), né i 12 di Brooks e Guduric, quest’ultimo autore anche di 8 assist. 10 i punti di Nebo, anch’egli come Shields vittima di un infortunio.
Coach Ettore Messina, nel dopogara, ha parlato dell’inizio negativo e del tentativo di rimonta: “Credo che il finale del primo tempo abbia inciso tanto sul risultato finale. Abbiamo sbagliato un po’ di tiri e siamo andati in spogliatoio con un ritardo superiore a quello che avrebbe dovuto essere. Poi nel secondo tempo, alla quarta gara in sei giorni, sembravamo stanchi, ma con il passare dei minuti la nostra difesa è salita di tono e l’attacco ha aumentato la velocità”.
“Nel primo tempo contro la fisicità dei difensori del Partizan soprattutto le guardie abbiamo pagato una cattiva qualità dei passaggi ma nel secondo tempo abbiamo mosso meglio la palla, costruito tiri migliori e convertito qualche contropiede. Ci siamo così guadagnati il tiro per vincere la partita. Peccato ma sono molto orgoglioso di come abbiamo combattuto” ha poi sottolineato il coach biancorosso, cercando il lato positivo.
“Se guardiamo le statistiche siamo stati alla pari o meglio in tutto tranne le palle perse. Vuol dire che siamo stati capaci di competere. Sono orgoglioso di come abbiamo interpretato la gara nelle difficoltà incluso l’infortunio di Shields, che ci preoccupa molto. Anche Nebo ha avvertito un irrigidimento alla coscia. Speriamo quindi di non dover pagare un dazio pesante a questa settimana”.