Alessandro Ramagli non nasconde l’amarezza dopo il k.o. contro Cantù

Verona battuta in Brianza

Seconda sconfitta consecutiva per la Tezenis Verona, che perde 74-69 al PalaDesio contro l’Acqua San Bernardo Cantù, consentendo così ai brianzoli di ritrovare il successo dopo i k.o. contro Rimini e Chiusi). A margine dell’incontro, il coach della Scaligera Basket, Alessandro Ramagli, non ha nascosto la propria amarezza per il risultato finale.

Tutto il rammarico del tecnico della Scaligera: “Meglio perderla di 30”

“Visto che abbiamo giocato in 7, e di questi 7 un paio di loro non proprio in forma, mi sarebbe piaciuto perderla di 30 questa partita – ha detto il tecnico gialloblù – perché avrebbe giustificato che non ci stiamo allenando, che non abbiamo giocatori, che chi gioca lo fa infortunato, ed invece la perdiamo di 5. Onestamente, mi lascia un grande rammarico”.

“Nel preparare la partita in 30 minuti, gli unici che siamo riusciti a fare con 10 giocatori in campo, abbiamo puntato l’attenzione su due cose – ha spiegato ancora Ramagli -: la prima è l’impatto a rimbalzo, in quanto è un aspetto semplice e molto importante del gioco; la seconda fondamentale era evitare di buttare via la palla, sapendo la pressione che avrebbero esercitato gli esterni di Cantù ed immaginando qualcosa di diverso nelle situazioni di blocchi sulla palla da parte dei lunghi”.

Le 19 palle perse nel mirino di Ramagli

“Ed invece abbiamo fatto 19 palle perse che hanno consegnato la partita nelle mani di Cantù. Onestamente, da allenatore della squadra e conoscendo ciò che stiamo facendo in termini di ‘non fare’ e non ‘di fare’, avrei preferito averla persa di 30 perché almeno avrebbe giustificato tutti i casini che in questo momento abbiamo all’interno della squadra. Perderla di 5 mi lascia il triste rammarico del fatto che abbiamo delle serie responsabilità nell’aver fatto 19 palle perse” ha concluso Ramagli.

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