"Abbiamo un’occasione e un’opportunità uniche per costruire un clima di pace" ha osservato Giovanni Malagò.
La Risoluzione sulla Tregua Olimpica è stata adottata dall’80esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (United Nations General Assembly – UNGA) a New York. La risoluzione invita all’osservanza della Tregua Olimpica per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026.
La Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Kirsty Coventry, e il Presidente del Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026 e membro CIO, Giovanni Malagò, hanno accolto con favore l’adozione della risoluzione per consenso, intervenendo durante l’Assemblea Generale.
Presentando la risoluzione per conto dell’Italia, Giovanni Malagò, Presidente del Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026, ha dichiarato: “Il progetto di risoluzione che vi viene sottoposto oggi richiama il ruolo dello sport nell’ispirare individui e comunità a sostenere i valori [olimpici] fondamentali. Riconosce inoltre che i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 saranno un evento unificante in grado di valorizzare il potere dello sport. Come Presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, so che abbiamo un’occasione e un’opportunità uniche per promuovere la Tregua Olimpica e costruire un clima di pace”.
Malagò ha anche ricordato agli Stati membri dell’ONU il messaggio centrale di Milano Cortina 2026: Armonia. “È un messaggio e un principio profondamente radicato nella cultura e nella storia italiana – ha osservato -. Artisti, scrittori e filosofi del Rinascimento come Michelangelo, Leonardo e Lorenzo de’ Medici promossero temi universali di bellezza, ragione e armonia. Incoraggiando la cultura e il dialogo al posto del dogma, posero le basi della diplomazia moderna e cambiarono la prospettiva, mettendo al centro l’essere umano, la sua dignità e il suo rispetto. Questi principi sono alla base di questa grande istituzione e riecheggiano il prezioso impegno olimpico verso l’universalità”.