Coppa del Mondo, Federica Brignone senza rimpianti

Le parole di Federica Brignone

Federica Brignone ha rilasciato una lunga intervista a Radio Sportiva. “Mi scoccia che stia finendo. Mi piacerebbe che continuasse ancora un po’. E’ stata una super stagione – ha sottolineato -, io son sempre stata bene. E’ andato tutto alla grande. Ci sono stati alti e bassi. Ma i bassi non sono mai stati dei super bassi. A livello di punteggio è stata la mia miglior stagione. Poi certo la Lara Gut Behrami è stata semplicemente più brava di me. Ma io ho fatto una grande stagione”.

Quindi ha raccontato l’ultima vittoria a Saalbach: “Non mi era mai successo, un podio mi era capitato. A questo giro ho rischiato di finire a pelle di leone invece che di arrivare al traguardo. In questo momento sto sciando bene anche in gara, questa è la cosa più importante da fare. Ero partita bene, poi sono scivolata nella prima manche. Non pensavo di essere davanti. Nella seconda ero tesa, stressata. Sono partita, sono riuscita comunque a sciare nel mio modo. E lì sono scivolata via, non so come ho fatto. Mi sono detto che era andata ma ero ancora dentro. Invece di stressarmi ho solo cercato di recuperare, di sciare bene. Non pensavo di essere davanti. Non avevo così tanto vantaggio. Quando sono arrivata ed ero prima non ci credevo”.

“Quest’anno gli infortuni sono stati in percentuale come gli altri anni. Sofia Goggia si è fatta male veramente, la Shiffrin non si è fatta niente. Conta il periodo in cui rimani fuori” ha aggiunto sul capitolo sicurezza nello sci.

“A me piacciono le statistiche degli sport, sono un’appassionata in generale. Però su di me ho davvero raggiunto molto di più di quello che non sarei mai sognata da bambina. Ogni volta è una sorpresa anche per me. Anche vincere una gara ogni volta è una sorpresa, un sogno, una bellezza. Ogni volta mi chiedo se sarà ancora possibile vincere. La cosa bella è che mi piace quello che faccio, sono motivata. Una sfida mettermi in gioco, mi ha sempre dato l’adrenalina, mi fa sentire viva. Vorrei tornare indietro a 20 anni ma con l’esperienza e la consapevolezza di oggi. Tornare a 20 anni non sarebbe male”.

“Soprannome che è nato dal mio allenatore, ci allenavamo nella tana delle tigri. Lo hanno poi trasformato su di me, per il mio atteggiamento. Io non so che carattere abbia la tigre ma rende l’idea. Un’animale che mi piace molto, sul casco ci sta bene” ha chiosato Brignone sul suo soprannome.

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