Italrugby corsaro con la Scozia: Gonzalo Quesada spiega la chiave del successo

Le parole di Gonzalo Quesada dopo il successo contro la Scozia

Dopo il pareggio in casa della Francia, l'Italrugby ha trovato la sua prima vittoria in questa edizione del Sei Nazioni battendo di misura la Scozia per 31-29. Al termine dell'incontro, in conferenza stampa, il Ct degli azzurri Gonzalo Quesada, tra i vari temi trattati, si è soffermato sul cambio di mentalità, sulla crescita avuta dai suoi giocatori nell'ultimo periodo e sui fattori chiave che hanno permesso ai suoi ragazzi di rimontare e strappare la vittoria.

"Il merito più grande è dei ragazzi, e di tutto lo staff. Lavoriamo molto, ho passato settimane a convincere i giocatori del loro potenziale. Abbiamo vinto contro una squadra forte e lo abbiamo fatto con un'ottima disciplina difensiva, con tanto cuore e tanto coraggio, ma anche e soprattutto con un gioco strutturato, gestendo bene le scelte nelle varie zone del campo. Stiamo mantenendo l'identità coraggiosa costruita negli ultimi tempi dalla squadra, ma allo stesso tempo strutturando il nostro gioco con elementi nuovi. Come allenatore sono felicissimo, ma so che c'è ancora tanto potenziale inespresso" ha esordito il Ct degli azzurri.

"Contro la Scozia è stato difficile scegliere la squadra, le opzioni sono per nostra fortuna tante e quando sono entrati i cambi questo si è dimostrato pienamente. Dalla prima riunione coi ragazzi a Verona siamo usciti con dei lavori di gruppo e con l'identificazione di un percorso, stiamo rispettando quanto ci siamo impegnati a fare e questo è per tutti noi un segnale molto forte sul piano della consapevolezza. Trovarsi sotto 14-3 con una squadra del genere non è stato facile, ma non abbiamo mai mollato continuando a credere di poter rimontare. Vedere le lacrime dei giocatori e dello staff è stato qualcosa di molto profondo, dobbiamo fare ancora di più per consolidare conquiste come questa" ha aggiunto il nativo di Buenos Aires.

Il segreto per noi dello staff è poter contare su un gruppo di giocatori pazzi, il cui caso più preoccupante è proprio quello del Capitano. Il livello di impegno è incredibile, stiamo lavorando a qualcosa di complesso e di lungo da costruire, un’identità ed una firma italiana sul nostro gioco, un progetto collettivo, che coinvolge pienamente chi gioca e tutto lo staff. Però ripeto, io non ho trasformato niente, la Federazione, le Franchigie e tutti i Club che ho visitato sento che stanno condividendo un obiettivo comune sentendosi parte di questo progetto, sta a tutti noi lavorare restando focalizzati su questo, a partire dalla settimana prossima in Galles, dove non intendiamo lasciare nulla di intentato per centrare un altro traguardo importantissimo” ha concluso Gonzalo Quesada.

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