
'Tete' è salito ancora una volta sul podio nei 100 rana, vedendo arrivare davanti a sé il solo Qin Haiyang.
Dopo il caos in semifinale, con l’iniziale squalifica per una presunta nuotata irregolare e la riammissione tra gli otto finalisti da parte dei giudici di gara, Nicolò Martinenghi ha chiuso la finale dei 100 rana ai Mondiali di Singapore con una bellissima medaglia d’argento, chiudendo con il tempo di 58″58 la gara vinta dal cinese Qin Haiyang (58″23).
A chiudere il podio Denis Petrashov, che con il tempo di 58″88 ha regalato la medaglia di bronzo al Kirghizistan. Quarto posto per l’olandese Caspar Corbeau (59″06), che ha preceduto di soli due centesimi di secondo l’altro italiano qualificatosi per la finale, Ludovico Viberti. A fine gara, Martinenghi non ha trattenuto l’emozione, per un podio che a suo dire vale quanto una vittoria.
“E’ stata una notte difficile per via di un’intossicazione alimentare, ho rischiato di non esserci – ha ammesso Martinenghi ai microfoni di ‘Sky Sport‘, immediatamente dopo essere uscito dalla vasca -, per me questo è un argento che vale tanto quanto la medaglia d’oro. Ho dato tutto quello che avevo, davvero”. ‘Tete’, chiudendo in 58″58, ha abbassato di molto il tempo fatto registrare a Parigi, un 59″03 che però in quell’occasione gli valse l’oro.
Martinenghi ha anche confermato l’argento, nella stessa disciplina, vinto ai Mondiali del 2024 a Doha: allora il suo tempo fu di 58″84, con il solo Nic Fink (58″57) a superarlo. Dall’edizione 2022 dei Mondiali, disputatisi a Budapest, Martinenghi è sempre riuscito ad andare a medaglia, confermando la propria presenza sul podio anche a Fukuoka, Doha e Singapore.