Sara Curtis, altro record dopo aver cancellato Federica Pellegrini

Articolo di Andrea Gussoni

Tanti azzurri impegnati, alcuni anche in doppi turni, nelle batterie della penultima giornata dei 23esimi europei di vasca corta di Lublino

Tanti azzurri impegnati, alcuni anche in doppi turni, nelle batterie della penultima giornata dei 23esimi europei di vasca corta di Lublino. Una mattina che fa da preludio ad una serata che vedrà protagonisti nelle finali Sara Curtis e Carlos D’Ambrosio nei 100 stile libero, Alberto Razzetti e Anita Gastaldi nei 200 misti. Azzurri arrembanti e veloci nei 50 dorso che aprono il programma del mattino. Si prospetta un sabato adrenalinico per Sara Curtis, in serata al via anche della finale dei 100 stile libero dopo aver siglato il primato italiano (51″29) in semifinale, che non sa cosa voglia dire andar piano e ritocca il suo record italiano, accedendo al turno successivo con il miglior crono . Passo sostenuto per la 19enne di Savigliano – tesserata per Esercito e CS Roero, allenata in Italia da Thomas Maggiora e negli Usa da Todde DeSorbo – che nuota in 25″97, con un primo venticinque al fulmicotone in 12″76 e un ritorno “controllato” in 13″21, e ritocca il 26″03 siglato a Budapest nel 2024 per il sesto posto iridato. Alle spalle della cuneese, unica a scendere sotto ai 26″ al mattino, c’è la britannica Lauren Cox in 26″15; poi il resto della concorrenza è oltre i quattro decimi.

Semaforo verde anche per Francesco Lazzari, alfiere come Curtis della mista mixed d’oro, e Lorenzo Mora rispettivamente con il quinto e l’ottavo riscontro cronometrico. Il 21enne lombardo, rivelatosi al grande pubblico al recente Nico Sapio – tesserato per Sport Club Ispra e seguito da Federico Lavacca – chiude in 23″21; nove centesimi meglio del 27enne emiliano – tesserato per Fiamme Rosse e VVFF Modena, preparato da Arianna Barbieri, quinto nei 100 vinti da Thomas Ceccon – che tocca in 23″30. Comanda l’estone Ralf Tribuntsov in 22″86. Lontano dai migliori Christian Bacico (Esercito) in 24″13.

Meritata fortuna per la debuttante Irene Burato che si qualifica per la semifinale dei 50 rana con il quattordicesimo tempo. La 18enne vicentina di Thiene – tesserata per Team Veneto e allieva di Davide Bizzotto – conclude in 30″22 e lima di dodici centesimi il personale. La più veloce è l’estone Eneli Jefimova in 29″48. Come sempre negli ultimi anni le batterie dei 50 rana maschili valgono come una finale per gli azzurri. Anche in quest’occasione, come avvenuto per la doppia distanza, si prendono il pass il campione del mondo in vasca lunga Simone Cerasuolo e il campione europeo in carica Nicolò Martinenghi che vanno forte, fortissimo fin dal mattino. Il 22enne romagnolo – tesserato per Fiamme Oro ed Imolanuoto, allievo di Cesare Casella – piazza miglior crono in 25″52 e primato personale, limando dieci centesimi al 25″62 registrato per il quarto posto ai Mondiali di Budapest lo scorso anno; sul pezzo anche il 26enne di Varese e primatista italiano (25″37) – tesserato CC Aniene e allenato da Matteo Giunta, dopo aver vinto tutto con Marco Pedoja – secondo crono in 25″84 come il sempre temibile turco Emre Sakci. Paga ancora una volta pegno Ludovico Blu Art quarto Viberti quarto ma terzo tra gli italiani. Al 23enne di Torino – tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, seguito da Antonio Satta – non basta il 25″89. Nei sedici, ma più distante, c’è uno stanco Gabriele Mancini (Marina Militare/CN Torino) tredicesimo in 26″41.

Velocisti azzurri in rampa di lancio fin dal mattino. Un’instancabile Sara Curtis, in versione wonder woman, e Silvia Di Pietro – entrambe protagoniste della mista mixed da record del mondo e della 4×50 stile libero femminile d’argento –  si prendono il pass per la semifinale con il primo e terzo tempo. Altra prestazione di livello della cuneese che nuota in 23″45 sotto al vecchio record italiano di 23″68 Silvia Di Pietro, poi portato dalla romana a 23″39 proprio in finale nella prima frazione della staffetta veloce. La capitana azzurra – tesserata per Carabinieri e CC Aniene, allenata da Mirko Nozzolillo – tocca in 23″70; a dividere le due italiane c’è solamente la polacca Katarzyna Wasick in 23″47.

Giornalista dal 2008 e grande appassionato di tutti gli sport da sempre, segue con particolare interesse basket e volley che ha anche praticato a livello dilettantistico fino ai tempi dell’università. Ama viaggiare, sia per lavoro che con la mia famiglia, e non sa resistere alle tentazioni in cucina.

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