La ginnastica piange uno dei più grandi: morto Aleksandr Dityatin

Articolo di Aldo Seghedoni

Per lui dieci medaglie olimpiche all’attivo, di cui tre d’oro.

Addio a un vero e proprio mito della ginnastica. Aleksandr Dityatin è morto, secondo quanto riportato da diversi media russi. Aveva 68 anni, era nato a San Pietroburgo, ed è considerato una leggenda della sua disciplina, con dieci medaglie olimpiche all’attivo, di cui tre d’oro.

Il suo bottino iniziò a prendere forma ai Giochi di Montréal del 1976, dove questo elegante atleta conquistò due medaglie d’argento, una nella gara a squadre e una agli anelli. Quarto nel concorso generale in Canada, si sarebbe imposto quattro anni dopo ai Giochi di Mosca proprio in quella specialità, considerata la più prestigiosa.

Ma fu soprattutto nella capitale sovietica che Dityatin entrò nella storia come il primo uomo a vincere otto medaglie in una singola edizione dei Giochi (che, va ricordato, furono oggetto del boicottaggio di 65 nazioni, tra cui Stati Uniti e Germania Ovest, per citarne un paio): al titolo individuale si aggiunsero l’oro a squadre e agli anelli, quattro medaglie d’argento (cavallo con maniglie, volteggio, parallele e sbarra) e una di bronzo al corpo libero.

Da allora, nessun ginnasta è riuscito a eguagliarlo e solo il nuotatore statunitense Michael Phelps ha fatto meglio, con otto ori alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.

Dityatin ha inoltre sbaragliato la concorrenza ai Mondiali del 1979, conquistando i titoli individuale, a squadre e agli anelli, oltre a un terzo posto alla sbarra. Chiuse la carriera ai Mondiali di Mosca del 1981 con altre tre medaglie d’oro: a squadre, agli anelli e alle parallele.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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