“Back in the Game” rende orgogliosa Reale Mutua

Articolo di Mauro Corno

"La prevenzione è meglio della cura. E per farlo, cerchiamo sempre nuovi modi, anche innovativi, per raccontare questo concetto" assicura Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand Reale Group.

Reale Mutua, realtà di riferimento nel settore assicurativo legato alla salute e al benessere, ha sposato il progetto “Back in the Game”. A condurre la trasmissione è l’olimpionico Jury Chechi. Il programma andrà in onda su Sky Sport Arena dal 13 ottobre alle 19.30.

La serie si compone di 12 episodi: i primi 8 saranno trasmessi su Sky Sport, mentre i successivi saranno disponibili sui canali digitali di Reale Mutua. Il format racconta come il successo non sia mai un’impresa solitaria, ma un percorso condiviso capace di lasciare un segno positivo sugli altri e sulla società.

Con questo progetto, Reale Mutua vuole mettere al centro i suoi valori fondanti fiducia, responsabilità, resilienza e umanità attraverso le storie straordinarie dei suoi protagonisti. Sportal.it ne ha parlato con Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand Reale Group in occasione della presentazione tenutasi a Milano.

Questa volta non si parla solo di assicurazioni…

Esatto. Stiamo cercando di trasmettere un messaggio molto semplice ma fondamentale: la prevenzione è meglio della cura. E per farlo, cerchiamo sempre nuovi modi, anche innovativi, per raccontare questo concetto. Non ci limitiamo a rimuovere il “rischio” dopo che si presenta, ma vogliamo agire prima, dando strumenti concreti e campagne che parlino davvero alle persone.

Quindi unite prevenzione e innovazione in una campagna che ha anche uno spirito sportivo. Avete scelto un testimonial che è un campione non solo nello sport, ma anche nella vita. 

Con Jury è andata benissimo fin dall’inizio. È una persona fantastica, piena di valori che condividiamo pienamente.

Com’è andato il rapporto con lui? Vi siete trovati subito allineati?

Abbiamo subito trovato un’intesa naturale. Ci conoscevamo già da un po’, ma in questa occasione ha tirato fuori anche un lato nuovo, sorprendente: si è rivelato un ottimo conduttore. Per me è stata una bellissima sorpresa.

 

Da oltre vent’anni Editor-in-Chief di Sportal.it si è laureato in Scienze Politiche alla Statale di Milano con una tesi su Georges Simenon. Ha scritto due libri su calciatori e allenatori italiani all’estero: Ai confini dell’impero e Nuovi confini dell’Impero. Da bimbo era certo che avrebbe giocato in serie A ma già in Seconda Categoria faticava.

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