
Il danese avrebbe voluto festeggiare il figlioletto regalandogli un orsacchiotto.
Jonas Vingegaard, al termine dell’11esima tappa della Vuelta neutralizzata a 3 km dall’arrivo, ha espresso tutta la sua amarezza per quanto successo a Bilbao.
“È il compleanno di mio figlio che compie un anno oggi e volevo davvero alzare le braccia sul traguardo per lui – ha detto il danese -. Abbiamo lavorato tutta la giornata per questo e non avere la possibilità di giocarsi la vittoria è piuttosto deludente. Avevo davvero l’ambizione di vincere la tappa ed ero anche in una buona posizione per provarci. Sono comunque riuscito a passare per primo la nuova linea d’arrivo a 3 chilometri da quella vera. Peccato che oggi non porti a casa un orsacchiotto per mio figlio, ma spero di prenderne due domani”.
“La squadra ha funzionato molto bene oggi – ha aggiunto -. Tutti sono stati incredibili, Victor Campenaerts è stato addirittura in fuga a un certo punto, abbiamo controllato la giornata in modo perfetto. La prima volta che siamo passati sul traguardo abbiamo visto che c’era molta gente e tanti manifestanti, ma la polizia ha cercato di bloccarli il più possibile. Anche sulla seconda salita alcuni si sono messi in mezzo alla strada, ma non mi sono sentito particolarmente in pericolo”.
“C’è stata una grande delusione quando abbiamo appreso la notizia. Ho voluto seguire Tom Pidcock che andava davvero fortissimo in salita e sono riuscito a rientrare su di lui in discesa. Non sono sicuro che sapesse che oggi non ci sarebbe stato un vincitore di tappa, perché sembrava davvero intenzionato a proseguire” ha concluso il due volte vincitore del Tour de France.