Carlo Calcagni è campione italiano: “Sport è rinascita, ho scelto di vivere”

Tagliato il traguardo dei 100 metri T72 in 15"46, Carlo Calcagni dedica l'impresa "a chi non può correre e sta perdendo la speranza".

Carlo Calcagni si laurea campione italiano assoluto nei 100 metri T72. L’impresa arriva a Grosseto, ai Campionati Italiani Assoluti di Atletica Paralimpica. Qui il Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano e atleta del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (Keep Fit) ha fermato il cronometro sul tempo di 15″46, non nascondendo la grande soddisfazione per lo storico risultato.

“Nella prima giornata di gare – scrive Calcagni da Grosseto -, ho tagliato il traguardo dei 100 metri T72 con un tempo di 15″46, nonostante un vento contrario di 3,5 m/s, conquistando il titolo di Campione Italiano di categoria T72 e quello di Campione Italiano Assoluto. Ma quello che ho vinto oggi va ben oltre una medaglia, ben oltre un cronometraggio o un titolo. Questa non è solo una gara. È un messaggio. È testimonianza. È vita”.

“Per me, oggi più che mai, lo sport è tutto. È la mia medicina quotidiana, il mio respiro, la mia ancora – aggiunge Calcagni -. È quel luogo dove il dolore si trasforma in forza, dove la fatica diventa determinazione, dove ogni limite si può superare, anche quando il corpo è messo alla prova, ogni giorno, dalla malattia. Ci sono due modi di stare al mondo: sopravvivere o vivere. Io ho scelto di vivere, e lo faccio correndo, sudando, cadendo e rialzandomi, sfidando ogni pronostico, ogni diagnosi, ogni barriera”.

“Lo sport non è solo competizione, è rinascita. È la dimostrazione che finché possiamo muoverci, possiamo lottare. E finché possiamo lottare, siamo vivi. Essere atleta paralimpico non significa solo allenarsi e gareggiare: significa convivere con il dolore, senza lasciare che vinca. Significa trasformare ogni allenamento in una battaglia quotidiana per la dignità, per la speranza, per tutti quelli che oggi stanno combattendo la propria guerra silenziosa. E oggi, mentre al termine di tutte le batterie risultavo vincitore assoluto, ho pensato a chi non può correre, a chi è bloccato in un letto, a chi sta perdendo la speranza. Questo traguardo è per voi, per ricordarvi che la vita va corsa, anche solo con il cuore, anche solo con lo sguardo, ma va corsa, sempre e comunque. Mai arrendersi, nonostante tutto e tutti, costi quel che costi”, è la conclusione dello splendido messaggio di Carlo Calcagni.

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