Premio “Alleati con Te”, la dedica speciale di Carlo Calcagni

Articolo di Aldo Seghedoni

"A voi, che conoscete il dolore, ma scegliete la rinascita" sottolinea il campione paralimpico.

Il Colonnello del Ruolo d’Onore Carlo Calcagni, vittima del dovere, ferito e mutilato per servizio, sarà tra i protagonisti della prestigiosa edizione 2025 del Premio “Alleati con Te”, un riconoscimento che non celebra semplicemente delle eccellenze, ma mette al centro le donne vittime di violenza, la loro dignità, la loro rinascita e la loro voce troppo spesso soffocata.

Calcagni, che da ventitré anni combatte non solo contro una malattia gravissima, conseguenza dell’esposizione a uranio impoverito, ma ancora di più contro una burocrazia che pesa come un macigno incarna in modo simbolico la resistenza di chi non si arrende alle ingiustizie.

La cerimonia si terrà il 26 novembre 2025 al Teatro Parioli Costanzo, luogo simbolico dedicato alla memoria del giornalista.

A guidare la serata sarà la presidente Catia Acquesta, giornalista, scrittrice e anima dell’associazione “Alleati con Te”, impegnata da oltre vent’anni nella tutela delle vittime di violenza, con dedizione, cuore e una forza che salva vite.

In un parterre di nomi illustri del mondo istituzionale, artistico e sociale, la presenza del Colonnello Calcagni assume un significato profondo: la violenza non è solo quella fisica, ma anche quella del silenzio, dell’indifferenza, della burocrazia, dell’ingiustizia.

“Questo premio lo dedico a tutte le donne che hanno visto spegnersi parti di sé, ma che non hanno permesso alla violenza di cancellare la loro luce. A voi, che combattete ogni giorno per essere credute, rispettate, protette. A voi, che conoscete il dolore, ma scegliete la rinascita. La violenza può colpirvi, ma non può definirvi. La vostra dignità vale più di qualsiasi ferita” spiega il campione paralimpico.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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