Meo Sacchetti: “Non ci davano due lire”

Meo Sacchetti traccia la via

“Mi auguro di vedere i ragazzi con la stessa sfrontatezza mostrata contro la Serbia, una qualificazione così può essere una molla per la carriera dei singoli, ma anche per il gruppo, perché non ci davano due lire”. Meo Sacchetti, ai microfoni di Famiglia Cristiana, traccia la via per fare bene anche in Giappone.

“Conta la vittoria, è vero, perché ti porta a Tokyo, ma anche il modo è molto importante – aggiunge il ct della nazionale italiana di basket -. Contro Portorico abbiamo tremato un po’, siamo andati sotto di 17, dopo la rimonta mentalmente è cambiato tutto. Ti dici: “Siamo tosti anche se non abbiamo giocato bene. Ce la facciamo!”. Personalmente la più grande soddisfazione è quando riesco a trasmettere ai miei giocatori empatia. A quel punto poi sono loro a caricare me. Sarebbe cambiato tanto perché non saremmo andati a Tokyo, ma, se anche avessimo perso, sarei uscito dal campo certo che mi avevano dato tutto. Ma loro, siccome hanno la faccia tosta, mi hanno detto: “Col cavolo, noi ti portiamo a Tokyo!”. E ora nessuno di noi ci andrà in vacanza, potete contarci”.

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