Novak Djokovic tuona contro il calendario

Novak Djokovic dopo la vittoria contro Karatsev ha parlato chiaro: “Fa bene Zverev a lamentarsi”

Novak Djokovic, nella conferenza stampa seguita alla vittoria contro Karatsev a Roma, interrogato sulle parole di Zverev, che si era lamentato per gli orari e il calendario di Madrid, ha risposto così: “Io sono d’accordo con lui, non puoi finire una partita all’una e mezza o alle due di notte e andare a dormire alle 4 o alle 5, oltretutto dovendo giocare la finale il giorno dopo”. 

“Lui tra l’altro ha fatto così due o tre notti di fila e non è un orario consono, anche perché il giorno dopo tutto ciò influisce. Poi questo non vuol dire che Alcaraz non abbia meritato di vincere, però ci sarebbe stata una situazione diversa sul campo dal punto di vista delle energie”. 

Per Nole il discorso è più ampio: “Questa è comunque una conversazione più grande, che include i diversi tornei. Anche qui ci sono due sessioni: io capisco le esigenze dei tornei, con la necessità di vendere più biglietti. Le due sessioni sono senz’altro più attrattive per le televisioni, ma questo crea problemi, soprattutto quando vai più avanti nel torneo. Noi giocatori vogliamo parlare di più di queste cose e soprattutto farlo in tempo, prima di arrivare al torneo, quando ormai non puoi più cambiare niente. Si può parlare ora per il prossimo anno ad esempio. C’è il council, il luogo cioè dove i giocatori possono parlare con l’ATP. Io ne sono stato presidente per dieci anni, ma non si riesce a cambiare molto purtroppo”, sono le parole riportate da Ubitennis.

Articoli correlati