Novak Djokovic: “L’unica cosa che mi motiva ancora sono le Olimpiadi del 2028”

Rimasto l'unico dei Big Three, Novak Djokovic guarda al futuro. Il suo obiettivo sono le Olimpiadi del 2028

A 38 anni suonati, Novak Djokovic continua a stupire il mondo del tennis e a riscrivere le regole del tempo. L’unico superstite dei leggendari Big Three, con Roger Federer ormai ritirato dal 2022 e Rafael Nadal che ha salutato il tennis giocato nel 2024, il campione serbo non ha alcuna intenzione di appendere la racchetta al chiodo. Anzi, ha già fissato il suo prossimo grande obiettivo: i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.

In questa stagione, Djokovic ha ancora dimostrato di poter competere ai massimi livelli. Ha raggiunto le semifinali all’Australian Open e al Roland Garros, uscendo rispettivamente contro Zverev e Sinner, è approdato in finale al Masters 1000 di Miami e ha conquistato il suo 100° titolo in carriera a Ginevra. Un ruolino di marcia impressionante per un atleta che, nonostante i naturali acciacchi e il logorio fisico, continua a dominare un circuito sempre più giovane e competitivo.

In una recente intervista, Djokovic ha spiegato la sua nuova fonte di motivazione: “L’unica cosa che ho in mente e che mi dà motivazione sono le Olimpiadi del 2028 a Los Angeles, ancor più dei tornei dello Slam. Quel momento in cui indossi lo stemma del tuo Paese, quando vivi nel villaggio olimpico con i migliori atleti: quello è lo sport”. Parole che confermano quanto il desiderio di vincere l’oro olimpico sia diventato il suo ultimo grande sogno.

Djokovic ha anche aperto il proprio cuore parlando del passato e del difficile rapporto con il pubblico, che spesso gli ha preferito Federer e Nadal: “Mi sono sempre sentito come un bambino indesiderato, il terzo incomodo. Non sono mai stato amato come loro. Ero il piccolo che ha detto: “Diventerò il numero 1, a molti non è piaciuto”.

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