
La toscana ha raccontato il bis delle Azzurre in Billie Jean King Cup a Shenzhen dopo il successo ottenuto uno fa a Malaga
Dopo la doppietta in Billie Jean King Cup, Jasmine Paolini si è concessa in una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’: “È una sensazione incredibile. È stata una partita davvero dura. Siamo molto felici e orgogliose di noi stesse e della nostra squadra. È un grande giorno per l’Italia”.
Eppure le Azzurre hanno rischiato sia nei quarti con la Cina che in semifinale con l’Ucraina: “Ci sono tante cose da considerare: si arriva in Cina dopo gli Stati Uniti, i campi sono diversi e all’inizio ho fatto fatica ad adattarmi alle condizioni. Ma nelle rimonte dei quarti e delle semifinali ci abbiamo messo tanto cuore”.
In finale, invece, non c’è stata storia con gli Stati Uniti: “Sinceramente, per come è maturato, il risultato è un po’ inaspettato. A ogni modo credo che sia stata una sfida molto complicata, loro sono davvero una squadra fortissima, ma noi abbiamo fatto un lavoro incredibile. E devo ringraziare Elisabetta Cocciaretto: entrare in campo in vantaggio per 1-0 sicuramente mi è servito per giocare con più tranquillità”.
La toscana aveva perso tutti i precedenti con Jessica Pegula: “È un avversaria che mi ha sempre dato fastidio, perché gioca piatto e non mi dà riferimenti. Però l’ultima partita era della fine del 2023, e da allora le cose sono cambiate, e io sono decisamente più consapevole del mio livello. È stata una settimana molto dura, all’inizio non mi sentivo molto bene in campo. Partita dopo partita, però, mi sono sentita meglio. Stavolta stavo benissimo, ho cercato di concentrarmi su me stessa e speravo davvero di non dover giocare il doppio dopo…”.
A Shenzhen Paolini ha dimostrato di essere una vera leader, al pari di Jannik Sinner per la nazionale maschile: “Eh, magari. Lui resta inimitabile. Adesso speriamo che come l’anno scorso i ragazzi ci regalino la soddisfazione di un’altra doppietta. Sarebbe meraviglioso”.
Quindi ha svelato il segreto del successo: “Il legame forte tra noi. Siamo partite tutte insieme in un progetto a lungo termine, e soprattutto ci frequentiamo anche al di fuori della manifestazione, i nostri team si scambiano opinioni. E tutte diciamo sempre sì alle convocazioni: così si cementa una grande unità d’intenti”.
“Siamo tutte importanti ed è fantastico mostrare come lottiamo in campo. Penso che giocare per la Nazionale sia qualcosa che ho sempre sognato, guardando le altre. Spero che molte ragazze inizino a giocare a tennis, di essere d’ispirazione” ha concluso Paolini.