
Grandissima attesa in tutto il mondo per il match che metterà di fronte l’altoatesino al serbo. Un dettaglio non va sottovalutato.
Non sarà un mezzogiorno di fuoco, perché il match si giocherà nel tardo pomeriggio di venerdì, ma la sfida che tutto il mondo sta aspettando tra Jannik Sinner e Novak Djokovic andrà in scena a temperature altissime.
Una semifinale, quella di venerdì del torneo maschile di Wimbledon, che metterà di fronte due autentici fuoriclasse e nella quale anche il minimo dettaglio può essere in grado di fare pendere l’ago della bilancia dalla parte dell’altoatesino o da quella del serbo.
E il caldo potrebbe influire e non poco sulle prestazioni di entrambi: alle 17, ora locale, sono previsti 31.1 gradi, un’ora più tardi 30.8, alle 19 si scenderà di poco, con la colonnina del mercurio che, stando alle previsioni, si assesterà sui 30.2 gradi, che diventeranno 28.8 alle 20.
Tra Djokovic e Sinner ci sono più di quattordici anni di differenza, con lo slavo che è nato il 22 maggio del 1987 e l’italiano il 16 agosto del 2001: il caldo, quindi, carte d’identità alla mano, sarà un alleato del nostro connazionale, più giovane e di molto del rivale. Naturalmente, però, ciò non basterà per sbarazzarsi di un fenomeno della racchetta.