Westbrook un record per la storia, 42 triple-doppie

Save The Date, 9 aprile anno domini 2017, la domenica dei record impossibili e –  fra parentesi – dell’addio ai playoff di Gallinari col suo primato stagionale di 34 punti. Il titolo d’apertura  naturalmente spetta  Russell Westbrook che a 48 ore dall’aver eguagliato a Phoenix il record di Oscar Robertson ’61-62 della tripla-doppia stagionale  con più di 30 punti, 10 rimbalzi, 10 assist ed esseri punito con un’ora di tiro dopo la sconfitta in Arizona  ha tolto a “Big O” dopo 55 anni il record impossibile delle triple-doppie stagionali  incorniciando in quel di Denver la 42esima  con 50 punti 16 rimbalzi, 11 assist e segnando gli ultimi 15 punti portando Oklahoma alla vittoria con un canestro impossibile a suon di sirena da lunghissima distanza. Roba da fantabasket. A miglia di chilometri, ad Atlanta, gli Hawks che avevano perso 12 volte su 13 gare fino a venerdì scorso dopo aver vinto a Cleveland hanno fatto il bis in casa con una rimonta impossibile che vale la sicurezza nei playff . Sotto di 26 punti nell’ultimo quarto in un match e ha fatto rivivere l’atmosfera di quando 3 stagioni fa le due squadre si contendevano il titolo dell’Est, con un parziale di 44-8   hanno acchiappato il supplementare vincendo di 1 punto (15/14) e rilanciando la lotta per il primo posto fra i Cavs e i Celtics. Quel diavolo di coach Budenholzer venerdì aveva tenuto in panchina Howard e Schroder mettendo in quintetto Calderon e Dunleavy, 71 anni in due, questa volta è tornato al quintetto classico e ha avuto di nuovo ragione, anche se i Cavs si sono un po’ appisolati pensando di aver già vinto e si sono fatti prendere la mano nel tiro a segno. E’ dura però accettare la sconfitta con il record stagionale co 19 triple (su 46), ma questo è un ulteriore nota di merito degli “Falchi” che sotto la tormenta non hano mai mollato.

Irving ha segnato 45 punti, tripla-doppia di lusso per James, una tonnellata di rimbalzi di Kevin Love ma Bazemore gli ha rubato la palla che ha prodotto i 3 liberi della vittoria di Tim Hardaway le percentuali di tiro non sono state in linea con la sua storia. Smith invece continua tirare soltanto da tre, e male, anello debole del quintetto che conta sul rientro di Thompson (dito slogato). LeBron incassa a denti stretti ma con filosofia. “L’importante è arrivare alla fine della stagione in buona condizione, anche se nelle ultime 10 gare 5 le abbiamo perse”. I Cavs sono raggiunti da Boston (51/29) ma ha il vantaggio del confronto diretto, quindi non basta la vittoria nelle prossime due gare a meno di un ennesimo stop dei campioni. Ma attenti, se i duellanti perdono le ultime due gare Toronto – vincente al Madison – può conquistare il suo primo titolo (52/31), ma è solo teoria dell’impossibile. Giusto per far rimarcare l’occasione mancata dei Raptors la cui causa è l’infortunio di Lowry che rientrato ha ridato slancio alla franchigia con bandiera canadese.

Game Over per i Denver, Portland è 40/40 e può perdere anche le due ultime partite e con 42/42 sarebbe prima per i confronti diretti.  Le ultime due trasferte servono più a Mike Malone per fare valutazioni sulla squadra del futuro, se i dirigenti lo confermeranno. Onestamente ha fatto un buon lavoro, vedi l’innesto delle matricole Murray e Juancho Hernangomez, il salto di qualità di Gary Harris, il recupero di Chandler dopo aver saltato l’ultima stagione.  Gallinari fra un acciacco e l’altro è stato nel finale di stagione il giocatore di mercato conteso da 5 squadre, prima fra tutti Boston che lo preferiscono a Hayward perchè più tosto e malizioso Da almeno 5 mesi si sa che uscirà in anticipo dal triennale perchè dopo 8 stagioni ha bisogno di nuovi stimoli e lottare per il titolo e per il club del Colorado perso i playoff che mancano dal 2012 è ormai un peso salariale. Forse quello di domenica è stato il congedo del suo pubblico, un congedo subliminale non avendo più segnato nell’ultimo quarto lasciando la scena a Russell Westbrook che magari potrebbe essere il suo capitano ai Thunder. Perchè no?

Malone non è riuscito a ingoiare il rospo. “Westbook è un giocatore dell’inferno e candidato al MVP, ma penso che abbiamo perso noi. Troppe le palle perse, nel finale ben 6 ci sono costate 10 punti, e non siamo stati più noi. Tutto quello che poteva andare storto ci è riuscito, pure un fallo tecnico”, questa la sua analisi senza fare il nome però di Jokic, il gioiello della sua stagione.

Nella giornata degli europei Gallinari top-scorer, doppia-doppia dello spagnolo Willie Hernangomez nuovo idolo di New York grazie alla squalifica per 20 giornate di Noah pizzicato all’antidoping, doppia-doppia anche per il supergigante serbo Marijanovic  nel successo di Detroit a Memphis, il tedesco Schroder e il turco Iliasova hanno contribuito alla clamorosa rimonta degli Hawks. Che, nella storia del record, aveva avuto già due precedenti con i Lers e i Bucks.

Da Sacramento, dopo la partita Harden, autore della terza tripla-doppi domenicale contro i Kings e co-candidato l titolo di MVP, ha fatto i complimenti al suo ex compagno Westbrook. Con un distinguo un pò stizzito: “E’ stato bravo a impostare la sua stagione sulle triple-doppie”. Come dire, per il MPV, merita attenzione anche il risultato della squadra e i Rockets hanno una miglior classifica dei Thunder. Anche se non è giusto, caro Barba, ignorare il trauma della partenza di Kevin Durant e il gioco di coach D’Antoni. Per Westy questo record non era studiato, “Credevo questo record fosse una cosa impossibile anche fra un milione di anni”, aveva confessato “Lord Triple” prima di battere “Big O”.

RISULTATI domenica 9 aprile – New York-TORONTO 97-110 (24 W.Hernangomez 9/15 11r 5a;35 D.DeRozan 11/13 tl13/13, 17 K.Lowry 11a); PHOENIX-Dallas 124-111 (21 D.Booker, 21 T.Warren; 21 Y.Ferrell, 21 D.Powell); Memphis-DETROIT 90-103 (15 M.Conley; 14 B.Marjanovic 4/6 tl6/7 10r); Sacramento-HOUSTON 128-35 (25 S.Labissiere 10/12; 35  J.Harden 9/22 5/13 da3 11r 15a); LA LAKERS-Minnesota 110-109 (20 T.Ennis 7/9 4/5 da3; 41 A.Wiggins, 40 KA Towns 17/22 1/2 da3 21r 4a); ATLANTA-Cleveland 126-125 d.t.s (22 P.Millsap  9r, 21 T.Hardaway 9r; 45 K.Irving 16/30b8/12 da3 tl5/6 9a, 32 L.James 11/21 1/3 da3 tl9/10 16r 10a, 11 K.Loe 4/14 1/5 da3 tl2/4 15r 5a, 9 JR Smith 3/10 da3);  Denver-OKLAHOMA 105-106 (34 Gallinari 12/20 4/9 tl6/6 10r 3a 2re, 23 N.Jokic 8/16 1/5 da3 tl6/6 6r, 17 W.Chandler 5/10 da3; 50 R.Westbrook 17/32 5/12  da3 tl11/11 16r 10a 1 re 2pe, 37′, 10 S.Adams 10r).

A cura di ENRICO CAMPANA

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