Oltre 20 milioni davanti alla tv per gara1

Grazie alla presenza dei due giocatori più popolari, Curry e LeBron, e all’andamento dei playoff con la rimonta dei campioni uscenti nel terzo quarto e nonostante i Warriors abbiano vinto con le seconde linee e dominato la scena,  gara1  su ABC (American Brodcast Corporation) è stata la gara più vista della stagione nelle case degli americani con un ascolto dell’11,1 e 19,2 milioni. Secondo l’agenzia di rilevazioni Nielsen con un 8 per cento in più, Warriors-Cavalers ha superato i 17.768.000 della finale dello scorso anno fra le due stesse squadre e si tratta del  miglior exploit per quanto riguarda la prima partita di finale dal 1998. Il picco dell’interesse con 22.610.000  e 12,9 di rating è stato raggiunto fra le 10.45 e le 11 di notte, verso la fine del match quando i Cavs hanno rimontato e  due bombe spettacolari di Curry e Thompson hanno chiuso il match.
 
Gara1 è stata anche la partita NBA più vista su WatchESPN con una media per minuto di 347.000 spettatori, di cui ben 124.000 della fascia ispanica del popolare network che ha toccato a sua vota il record storico per la rima gara della serie. Per quando riguarda l’appeal territoriale, Cleveland ha prevalso col 36,0 sulla multietnica San Francisco (32,8), si tratta comunque di oltre un terzo della popolazione sintonizzata sulla partita dell’anno. Domenica gara2 a Oakland potrebbe  far salire ancora i rating che rappresentano la percentuale di case sintonizzate sul programma, per cui per l’effetto-famiglia e gruppi di ascolto il numero.
 
Per quanto riguarda i commenti, nessuno pensava che col minimo di punti degli Splash Brothers nelle ultime due stagioni i Warriors  (20 punti, 11 Curry e 9 Thompson il quale ultimo da solo in gara6 di semifinale aveva stabilito il record di 11 bombe segnando 40 punti in trasferta!)  potessero battere i Cavs in grande forma con un LeBron ringiovanito e voglioso di riscatto dopo la finale persa dello scorso anno. Sugli scudi Shaun Livingston che ha segnato 20 punti, il suo record. Si era già messo in luce nella serie contro Houston quando Curry era fuori per i problemi alla caviglia e al ginocchio e premiato dai Warriors con un’estensione del contratto quanto mai tempestiva e utile. La storia dello smilzo, con una testa cilindrica da faraone egizio, è incredibile e adesso molti gli sono grati per aver preso ispirazione dalla battaglia dell’ex n.4 del draft 2004  per tornare in campo dopo una bruttissima frattura alla gamba durante una partita fra Clippers e Charlotte dell’aprile 2007. Disperato, perse un anno e dopo aver cambiato 9 formazioni fra cui anche una sosta a Cleveland, essere sceso nella D League e ben quattro tagli durante la stagione,   ha vinto la sua battaglia conquistando l’anno passato l’anello. E in questa stagione i 30enne di Peoria (Illinois) ha fatto ancor meglio:  riuscire a essere protagonista al posto di Curry per “Undefeated” (lmbattibile) è qualcosa che assomiglia a una favola.
Steve Kerr sta cercando il vice per la prossima stagione col passaggio di Luke Walton ai Lakers, giovedì è stato formidabile nella gestione della gara anche se in un filmato manda in frantumi la lavagnetta con un colpo di karate da Bruce Lee. “Quando sono arrabbiato meglio prendersela con la lavagnetta che coi miei giocatori..”, ha ironizzato. Curry ha invece  ribadito il concetto della vigilia, che il titolo del 2015  è stato il frutto della forza di squadra e ispira anche questo tentativo di vincere il secondo titolo : “I ragazzi della panchina ci hanno dato una spinta decisiva per cambiare a situazione”. Draymond Green che secondo LeBron ha fatto la differenza, ha voluto elogiare Curry per aver dimostrato una virtù che molti ignorano: “Penso che Steph sia un difensore molto migliore di quello che si crede”.
 
Per King James un recod imbarazzante nelle sue 7 finali: per 6 volte ha perso gara1. A proposito di record i 35 punti  fra le due panchine (45-10) sono la differenza più marcata negli ultimi 50 anni in una gara di finale: nel ’76 i Celtics erano arrivati a 34 coi Suns e nel ’78 i Bullets a 31 coi Sonics.Mike D’Antoni e Scott Brooks allenatori dei Rockets e Wizard stanno tentando di prendere  come primo assistente Rex Kalmian che lavora coi Raptors.
 
La scomparsa di Muhammad Alì ha scosso la NBA, bellissima la dedica al grande campione Cassius Clay da parte di Kareem Abdul Jabbar che lo ha seguito nella conversine alla religione islamica. “Sono alto 7 piedi e 2 ma non potrei mai raggiungere nemmeno la statura della sua ombra”, questo il messaggio di Lew Alcidor. Popolarissimo fra i giocatori, Bobby Dixon, star del campionato turco visto in Italia con la Benetton, al momento della naturalizzazione per giocare con la nazionale ottomana si fece registrare all’anagrafe come Muhammad Alì per onorare il suo idolo quando era ragazzino.
 
CALENDARIO – G2 domenica 5 giugno, OAK G3 mercoledì 8 giugno,  G4 venerdì 10 giugno, CLEVELAND; G5 lunedì 13 giugno OAK; G6 giovedì 16 giugno CLE; G7 domenica 19 giugno OAK.
LA SITUAZIONE –  Semifinali.Est: CAVALIERS-Hawks 4/0 (104-93, 123-98, 121-108, 100-99), RAPTORS-Heat 4/3 (96-102 OT; 96-92 OT; 95-91; 94-87 OT; 99-91; 91-103; 116-89) . Ovest- Semifinali: WARRIORS-Portland 4/1 (118-106; 110-99; 108-120; 132-125 OT; 125-121); SPURS-Thunder 2/4 (124-92, 97-98; 100-96, 97-111; 91-95; 99-113).Finali: Est: CAVALIERS-Raptors 4/2 (115-84, 108-89; 84-99, 99-105; 116-78; 113-87). Ovest: Warriors- Thunder 4/3 (102-108; 118-91; 105-133, 94-118; 120-111,108-101; 96-88).Finale: WARRIORS-Cavaliers 1/0 (104/89)
SKY SPORT TV –   G2 lunedì 6 giugno, diretta ore 2, 2 HD;  differita ore 18 e 22.30 2 HD; G3 da Cleveland, diretta ore 3 giovedì  SS 2 HD, differita ore 14.30 1 HD, ore 18.15 e 22.45 2 HD;  G4, diretta sabato 11 giugno ore 3  (Quicken Loan Arena): 2 HD, differita ore 10.30 Mix HD, ore 14 3 HD,ore  22.45 2 HD. Commenti dagli Stati Uniti di Flavio Tranquillo e Davide Pessina, studi pre e post partita di Alessandro Mamoli che su Sky Sport24 HD proporrà ogni giorno vari servizi. Visione anche in mobilità su smartphone, tablet e pc grazie a Sky Go.News e aggiornamenti sul sito skysporthd.it, e la community social Sky, Facebook, Twitter  e Instagram.
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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