NBA: Harden flop, Steph Curry fa la voce grossa

Il duo Durant-Irving infligge una sonora lezione ai Sixers.

Una delle gare più attese di questo scorcio finale di regular season in NBA ha messo di fronte, nella notta italiana, i Philadelphia 76ers e i Brooklyn Nets, affrontatisi sul parquet del Wells Fargo Center.

La trade tra le due squadre, che ha prodotto come effetto prinicipale il passaggio del ‘ribelle’ Ben Simmons a Brooklyn e il contestuale approdo di James Harden ai 76ers, ha rivoluzionato la line-up dei due roster, che per la prima volta si sono ritrovate faccia a faccia a casa dei Sixers. Simmons, presente in panchina in abiti borghesi, è stato subissato di fischi sin dal riscaldamento delle due squadre, mentre James Harden ha disputato forse la sua peggior partita in maglia Sixers: solo 11 punti per lui, con un disastroso 3/17 dal campo e la sola magra consolazione di aver superato Reggie Miller per triple segnate in carriera. Il match non ha avuto storia sin dall’inizio: Kevin Durant e Kyrie Irving hanno dettato legge sin dal primo quarto, consentendo ai Nets di espugnare Philadelphia col punteggio finale di 129-100.

Nell’altra gara, quella che vedeva opposti i Denver Nuggets di Nikola Jokic ai Golden State Warriors di Steph Curry, questi ultimi si sono presi la rivincita nei confronti della franchigia del Colorado, che aveva prevalso nell’ultimo recentissimo incontro. Stavolta ad essere rimontati sono stati proprio i Nuggets, che nella ripresa hanno subiìto un parziale di 42-62 sotto i colpi di uno straordinario Curry, che ha chiuso il match con 34 punti e 11/21 totale dal campo (5/12 il fatturato da tre).

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