Messina vicino ai Grizzlies?

Dopo la pausa di sabato notte oggi a Toronto si decide la quarta finalista. Si tratta della semifinale pià avvincente, 3/3 con 3 partite finite nel suplemetare di cu 2 vinte dai Raptors, la squadra col miglior risultato stagionale (2° posto, 56 vittore). I Raptors,  prima e unica formazione extraterritoriale della NBA, sono arrivati a 3 vittorie iniziando con una sconfitta casalinga (una “tradizione” della loro giovane storia) alla quale sono seguite tre vittorie fra le quali una esterna. In gara 6 gli Heat hanno chiuso in vantaggio i quattro parziali, MVP con 30 punti, suo record personale per lo sloveno Goran Dragic, n.45 del draft 2008 scelto da San Antonio e poi ceduto ai Phoenix Suns dove ha giocato per un totale di 5 anni in due riprese diverse con un breve intervallo a Huston. A metà della scorsa stagione ha firmato con Miami giocando 26 partite da starter ottenendo come free agent un rinnovo quadriennale per 74 milioni di dollari.
 
E’ il giocatore del rilancio di questa franchigia che alla partenza di LeBron per Cleveland ha mancato la scorsa stagione i playoff. Ha compiuto 30 anni, 4 in meno del più famoso Dwayne Wade, 13 anni di NBA con 3 titoli di cui uno con Shaquille O’Neal e 2 con LeBron, ex giocatore di Marquette (Wisconsin) con una curiosa storia alle spalle: privo del sufficiente profitto scolastico, passò il primo anno in panchina come assistente allenatore. Guardia di 1,93, tecnica (una gamma di tiro unica) e potenza (da filiforme a 100 chili) ha il primato NBA di miglior stoppatore sotto i 2 metri, questione di riflessi e conoscenza dei giocatori. Nell’ultima gara ha stoppato il centro Biyombo arrivandogli alle spalle. Attualmente è 12° nella scoring list di ogni tempo nei playoff in 105 gare e guadagnato 8 posizioni giocando benissmo con Charlotte e Indiana.
 
Per i Raptors che 10 anni fa scelsero Andrea Bargnani al 1° giro, il primo europeo ad avere questo onore, sarebbe la prima finale. Ma nelle partite decisive della serie ha vinto soltanto 2 volte su 6, l’ultima con Indiana ni quarti, mentre gli Heat non hanno mai perso e con 6/0 sono la franchigia con la miglior striscia vincente.
 
Le finali cominciano lunedì con Warrios-Oklahoma. Per la quarta volta in sei stagioni Oklahoma è arrivata alla finale di Conference vincendo due volte a San Antonio, la miglior difesa della NBA e nella sua miglior regular season con 67 vittorie e il record dell’imbattibilità casalinga nella storia del torneo, primati mai raggiunti in occasione dei 5 titoli vinti da Gregg Popovich e da Tim Duncan. Kevin Durant che veniva da un anno perso per un’operzione al piede ha confermato la sua versatilità, cosiccome Russell Westbrook è cresciuto come autorità e anche tecnicamente arrivando ai livelli di Magic Johnson, il re delle tripla-doppia di cui il play californiano è una nuova versione più esplosiva. Martedì si gioca gara1 di finale all’Est con i Cavaliers in grande spolvero (4/0 con Detroit e 4/0 con Atlanta) e un LeBron deciso a non essere un ex n.1 che nei suoi commenti sulla vittoria plebiscitaria di Stephen Curry  come MVP ha voluto fare qualche distinguo sul quale ha sorvolato. 
 
LeBron è molto carico, mesi fa ha detto che fisicamente si entiva come 10 anni fa, più tardi ha detto che avrebbe giocato fino a 50 anni ma nei giorni scorsi ha detto che la parola de suo ritiro spetta alla famiglia, fiero dei due figli che sono già delle piccole promesse. Ha firmato un contratto a vita con la Nike di 500 milioni di dollari, gran parte dei quali saranno investiti nella produzione di Space Jam2, il seguito della fortunata pellicola di Michael Jordan per la Walt Disney. Il problema maggiore è trovare il protagonista del piccoletto, ai tempi Tyrone Bogues col suo metro e 60 di altezza.
 
In questi giorni si parla già di mercato, gli Spurs prenderebbero Durant e Mike Conley (Grizzlies), Durant è anche il sogno di 4-5 squadre fra le quali Lakers, Bulls e non da escludere New York che potrebbe cedere Melo Anthony e puntare su KD. Ma fino al 3 luglio le trattative ufficialmente sono emplici esplorazioni fra gli agenti e i club. C’è fermento invece nel coach market, con una decina almeno di nomi, quasi sempre gli stessi, fra i quali c’è quello di Ettore Messina che in attesa decisioni del duo Popovich-Buford ha  avuto il permesso di parlare con i club che l’hanno contattato. Sembrava vicinissimo ai Nets che poi hanno scelto il più giovane Kenny Aktinson, i Lakers dove è stato per una stagione consulente di Mike Brown, hanno preferito Luke Walton, l’assistente di Steve Kerr ed ex Lakers. Adesso “don Ettore” è  fra i candidati di Memphis e Orlando, mentre nelle ultime ore per la stampa il tecnico dei Pacers sarà Nate McMillan, 51 anni, l’assistente di Frank Vogel favorito a sua volta per prendere il posto di Scott Skiles a Orlando.
 
Ma i conti non tornano, perchè McMillan, head coach per 10 stagioni, è considerato un difesivista e Larry Bird chiudendo il rapporto con Vogel ha spiegato che vuole un attacco più brillante perchè nei payoff ha segnato solo 93,7 punti e i tifosi amano il divertimento.  Atteso in Italia per l’inizio della preparazione degli azzurri, vorrebbe prima definire la sua posizione per la prossia stagione. Per i Grizzlies sarebbe in lizza grazie a un buona parolina di Marc Gasol (e di Pau che potrebbe tornare nel club dove ha debuttato per finire le carriera assieme al fratello) con Lionel Hollins (ex coach delle migliori stagioni di Memphis), Pat Ewing (assistente di Charlotte) e David Fitzdale (da 13 anni assistente a Atlanta, Golden State e di Spoelstra negli anni delle vittorie di Miami).
 
Messina era anche sull’agenda dei Kings che hanno scelto David Joerger, 42 anni, il quale ucito dalla porta secondaria dopo 3 stagioni con i playoff a Memphis rientra da quella principale a Sacramento. A Vlde Divac non sarebbero piaciute le dicharazioni di Belinelli che ha giustificato la sua stagione in calando con una situazione di spogliatoio difficile, sorpreso di non trovare la stessa organizzazione perfetta di San Antonio e questo significa che i due ultimi anni di contratto li farà con un altro club e vivrà la tensione di un possibile trasferimento durante il pre-olimpico.
 
PLAYOFF Semifinali:
 
STANOTTE – Est, G7 st: Toronto-Miami (3-3).  Lunedì 16 maggio: Ovest, G1F Golden State-Oklahoma. Martedì 17 maggio: Cleveland vinc.Raptors-Heat
 
LA SITUAZIONE – Est: CAVALIERS-Hawks 4/0 (104-93, 123-98, 121-108, 100-99), RAPTORS-Heat 3/3 (96-102 OT; 96-92 OT; 95-91; 94-87 OT; 99-91; 91-103) . Ovest:  WARRIORS-Portland 4/1 (118-106; 110-99; 108-120; 132-125 OT; 125-121); SPURS-Thunder 2/4 (124-92, 97-98; 100-96, 97-111; 91-95; 99-113).
 
A cura di ENRICO CAMPANA.

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