Lowry riapre la partita con Cleveland

La fuga di Cleveland  finisce a Toronto, la città espressione della fortunata espansione della NBA nell’ultimo ventennio. E la così la finale dell’Est riparte da 2-2, con una piega imprevista anche se Cleveland con la sua task force, unica squadra sopra i 100 milioni di dollari fra le 30, rimane favorita. E riesce difficile credere a questa metamorfosi della serie dopo le 10 vittorie inanellata da parte della squadra col miglior tridente della NBA (Irving-LeBron e Love), arrivata a un pelo dalla striscia-record nei playoff, con la convinzione di aver trovato la formula di gioco ideale, il passo da protagonista e ringiovanito LeBron di 10 anni. Ma evidentemente in casa loro i Raptors riescono a far lievitare il loro valore, senza dimenticare che sono i brillanti vincitori dell’Atlantic Division, laddove i Boston sono portati dall’opinione pubblica, e che nella regular season hanno conquistato il primo posto per una cortissima incollatura sui canadesi: 57/25 e 56/26.
 
Un equilibrio intrinseco, dunque, c’è in questa finale dell’Est nella quale i Raptors si sono superati considerando lo sforzo fatto per superare l’emergenza dell’infortunio di Jonas Valanciunas alla caviglia grazie all’esplosione del congolese Bismack Biyombo con la sua forza tribale che con i 14 rimbalzi di gara2 ne ha tirati giù 20 di media nelle ultime due gare permettendo alla propria squadra di stare alla pari con la squadra più attrezzata di questi playoff assieme a Oklahoma.
 
Questa serie sembra però avere come punto di svolta l’oscillazione di rendimento opposto di due All Star. E se il 2-0 netto di Cleveland  è stato il contributo di Kevin Love, punti più rimbalzi, e  il tormento di Kyle Lowry (4/14 da 3 in ciascuna delle due sconfitte), a Toronto Love il dreamer miglior rimbalzista all’Olimpiade di Londra si è misteriosamente inabissato (3 punti, 1/9 1/4 da3 4 rimbalzi, leggermente meglio ma sempre sotto il suo standard nella seconda con 4/14) ecco rispuntare dalla sua ombra con 35 punti, 4 bombe, rimbalzi, assist e recuperi, il Lowry scintillante di gara7 capace con 36 punti di mettere fuori Miami, con grande disappunto di LeBron che tifava per un match con l’amico Wade.
 
Il duo Lowry-DeRozan ha segnato 67 punti con i 32 del losangelino che in scadenza di contratto coi Raptors potrebbe firmare per i Lakers, come ha suggerito Kobe Bryant che l’ha battezzato il suo erede, allo scopo di aprire una nuova pagina,  con altre due mosse di mercato ambiziose nell’imminente draft – che intanto mercoledì notte chiude la selezione dei primi 60. Vale a dire il tentativo di assicurarsi l’australiano Ben Simmons e il croato Dragan Bender, il probabile n.1 e n.5, i due migliori prospetti nel ruolo di play e centro.
 
I Raptors sono partiti forte, 16 punti all’intervallo, poi c’è stata la creazione di Cleveland ma pur mancando i punti di Scola, nuovamente a secco come starter, e la precisione a DeMarre Carroll, il collante della difesa, hanno iniziato il quarto tempo con 9 punti di vantaggio e resistito eroicamente alla miglior fiammata della squadra di Lue he con 11 canestri consecutivi di cui le micidiali bombe di Frye sono arrivate a 1 punto. Ma i Raptors hanno saputo ribattere canestro su canestro, Lowry  ha completato la gara della sua rinascita col canestro della sicurezza a +5 che vale un Perù. Dwane Casey pagherà senza rimpianto il multone (25 mila dollari) per aver osservato l’enorme disparità di trattamento nei falli nelle prime 3 gare, sarò un caso  ma stavolta la sua squadra ne ha avuto uno meno dei rivali. Da parte sua, con un bel gesto Lebron ha deciso di pagare la multa di Danthaye Jones, ingaggiato all’ultimo minuto da Cleveland con un salario stagionale di 8,800 dollari contro i 24  milioni della sua star di Akron. Sospeso per un fallaccio a 17″ dal termine, Jones rientrerà mercoledì notte.
 
Prossimo match mercoledì a Toronto dove i Raptors hanno perso 3 volte per un totale di 72 punti, che fanno 24 di media, differenza di non poco conto  ma  la squadra di Casey è arrivata alla finale avendo speso molte energie nei due primi turni, 14 gare in un mese, con Indiana e Miami e ha avuto una crescita di personalità e può mettere in campo  il centro titolare Valaciunas assente da gara3 con Miami per una distorsione alla caviglia.
 
“Dobbiamo insistere, gli abbiamo restituito la botta e se l’hanno fatto per tre volte vorrà dire che noi lo faremo quattro volte”, così Lowry sprona i suoi Raptors anche se in questi playoff  hanno vinto soltanto 2 gare esterne su 8. Per Cleveland la  brusca frenata dopo il 10-0 iniziale e i cappotti con  Detroit e Atlanta nel corso dei quali i Cavaliers hanno tolto ai Warriors il record del maggior numero di triple (25 conto 21),  non ha abbassato la fiducia. Lo assicura LeBron: ” Tornando a casa penso che giocheremo un po’ meglio”.  Da parte sua il 4 volte MVP tornato a Cleveland la stagione scorsa  per dare alla città dell’Ohio, in un momento di recessione economica, una scossa forte e il primo titolo in una lega professionistica dopo 52 anni di attesa,  sta giocando bene e il suo allenatore pensa di dargli più palloni. In ogni caso, piccolo particolare forse trascurato: Cleveland non perdeva nei playoff due gare consecutive dal 2010 quando venne eliminata nelle semifinali di conference da Boston con uno 0/3 nelle ultime gare.
 
Stanotte i riflettori si spostano a Okahoma City dove i Warriors sono stati dominati in gara 4 e Draymond Green ha tirato un calcio alle parti basse a Steve Adams che da più parti faceva dare per scontata la squalifica. Invece la sua autodifesa, con sostegno del club, è stata più brillante della gara dove ha sbagliato a man bassa tiri facili, ed è stato perdonato dalla NBA he può aver fatto leva sulla decisione dell’arbitro di punirlo con un fallo intenzionale e non con la squalifica. “Mai avrei fatto una cosa per impedire un giorno a Steve Adams di avere dei bambini, aveva perso la palla subendo un fallo e ho chiuso il movimento con un saltello per non cadere”.  Una recitazione perfetta, ma resta per i Warriors molto scossi l’inferiorità ai rimbalzi, anche per le condizioni di Bogut, che può essere annullata soltanto con una grande serata di tiro.
 
PLAYOFF, FINALI CONFERENCES – Est, G4: TORONTO-Cleveland  105-99 (2/2; 27-24, 30-17; 21-28, 27-30;  35 K.Lowry 14/20 4/7 da3 tl3/4 5r 5a 3re, 32 D.DeRozan 14/23 0/1 da3 tl4/4 3r 2a, 11 D.Carroll 3/12 1/7 da3, 5 B.Biyombo 2/4 tl1/4 14r; 29 L.James 11/16 1/3 da3 tl6/6 9r 6a 2re, 26 K.Irving 11/21 3/8 da3 tl1/1 3r 6a 4pe, 12 C.Frye 4/8 da3, 10 KLove 4/14 2/7 da3 7r, 9 JR Smith 3/12 3/11 da 3 2r 1a)
  STANOTTE: Ovest, G4  OKLAHOMA-Warriors 2/1 
 
LA SITUAZIONE –  Semifinali.Est: CAVALIERS-Hawks 4/0 (104-93, 123-98, 121-108, 100-99), RAPTORS-Heat 4/3 (96-102 OT; 96-92 OT; 95-91; 94-87 OT; 99-91; 91-103; 116-89) . Ovest- Semifinali: WARRIORS-Portland 4/1 (118-106; 110-99; 108-120; 132-125 OT; 125-121); SPURS-Thunder 2/4 (124-92, 97-98; 100-96, 97-111; 91-95; 99-113).Finali: Est: CAVALIERS-Raptors 2/2 (115-84; 108-89; 84-99, 99-105). Ovest: Warriors- THUNDER 1-2 (102-108; 118-91; 105-133). 
 
SKY SPORT TV –  Questa la programmazione per le prossime  gare delle finali di Conferences, tutte le dirette su Sky Sport 2HD: martedì 24 maggio G4 Raptors-Cavaliers: differite ore 18.30 3HD, ore 22.45 3HD; mercoledì 25 maggio ore 3, diretta G4 Thunder-Warriors, differite ore 1830 3HD e 22.45 2HD.
 
A cura di ENRICO CAMPANA.

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