I Cavs rischiano, Clippers ko con Utah

Nelle prime quattro gare dei quarti di finale i campioni in carica reduci da 4 sconfitte che hanno consegnato a Boston il titolo dell’Est hanno vinto di un solo punto con i Pacers arrivati ai playoff in extremis con 6 vittorie consecutive. La maggior sorpresa è stata il blitz di Utah a Los Angeles nonostante una distorsione al ginocchio nel primo possesso di palla  del centro Rudy Gobert re della stoppata e uno dei 3 migliori rimbalzisti. Colpo grosso anche dei Bucks a Toronto dove nel suo primo playoff Antetokounmpo  ha confermato la sua bella stagione segnando 28 punti.  a seconda vittoria casalinga è degli Spurs di Gregg Popovich che con 20 partecipazioni ai playoff è il primo per presenze con Phils Jackson l’ex coach dei Bulls e dei Lakers che in queste ore ha dovuto incassare le critiche dell’Associazione Giocatori per la querelle con Melo Anthony avendo dichiarato “è meglio che vada a giocare da un’altra parte”.

Il rientro di Tristan Thompson (13 rimbalzi) non ha facilitato le cose ai Cavs. I 32 punti  e 13 assist di LeBron hanno mascherato i problemi di tiro da 3 (8 errori su 9 di Irving), George Paul con 6 triple e una superba gara è stato pari a King James. I Pacers hanno vinto a sorpresa il duello ai rimbalzi ma è mancato il graffio del play Jeff Teague e CJ Miles ha sbagliato l’ultimo tiro. Dopo un fallo subito sulla rimessa i Pacers a 10 secondi dalla fine hanno cercato George che avendo addosso due giocatori ha passato la palla a CJ Miles  ha mancato il tiro della vittoria. In stato di prostrazione per 30 minuti si è isolato in silenzio, senza cambiarsi, e Larry Bird, il suo presidente, ha cercato di scuoterlo.

Ai giornalisti James, al termine della sua gara n.200 di playoff ( vincendo 18 volte la prima gara nei quarti ), 5° marcatore assoluto (6.002 punti), ha rifiutato di rispondere alla domanda di cosa sarebbe successo in caso di sconfitta. Il demiurgo se l’è cavata con una frase logica e ineccepibile: “Ha sbagliato, abbiamo vinto noi”. Da parte sua George si è rimproverato di non essersi preso la responsabilità nel tiro nell’ultima azione.

Improvviso risveglio di Tony Parker con 18 punti, micidiale nel tiro (8/13 e 2/2 dall’arco), si vuole che il francese sia all’ultima stagione. Conto i Grizzlies il duello fra i fratelli Gasol è stato nettamente a favore Marc, il minore, che ha segnato 25 dei 32 punti nel primo  quarto e permesso alla sua squadra di guidare nel primo quarto per 30-25 anche se poi grazie alle rotazioni (gran contributo della panchina, 3/3 di Mills)  e la difesa abrasiva  la squadra di Fiztdale priva di Allen non è riuscita i toccare i 20 punti negli altri  tre parziali e da qui i 29 punti del maggior passivo della giornata.

A Toronto che l’anno passato fu la rivelazione della stagione perdendo in gara7 con Cleveland la finale di East Conference  non è bastato il rinforzo produttivo di Sergi Ibaka la cui cessione da parte dei Magic è uno dei motivi del licenziamento di Hennegan, il più giovane general manager della NBA con i suoi 35 anni. DeRozan e Lowry, la  coppia d’oro dei Raptors, ha litigato col tiro, soprattutto il play (2/11 e 0/6 da 3). I giovani Bucks ne hanno approfittato con una serata da star di Antetokounmpo (28 punti, 13/18) e  la doppia pesante di Greg Monroe (14 punti, 15 rimbalzi).

Utah che nelle ultime gare della regular season aveva perso il 4° posto per il finish scoppiettante dei Clippers ha saputo vincere nonostante l’infortunio alla prima azione fosse un segnale infelice, ma la fortuna ha ripagato la squadra di Quin Snyder nell’ultima azione. Sul possesso, il coach non ha chiamato il time-out, e sulla sirena Joe Jonson ha dato la vittoria ai Jazz nella partita più importante nella stagione. L’ex prima scelta di Boston (36 anni a giugno)  ha raggiunto la fama con la maglia degli Hawks ed è uno degli illustri veterani di questo playoff . Recentemente lo small forward dell’Arkansas aveva superato i 20 mila punti con 16,2 di media 9,2 questa stagione. Il classico cambio di lusso.

Oggi Washington-Hawks, Warriors-Portlando, la classica Celtics-Bulls  i club storici dell’Est, e Rockets-Oklahoma. Che significa la sfida fra i due candidati al MVP della stagione e due ex compagni, Jeff Harden e Russel Wesbrook  l’uomo che ha battuto il record di Oscar Robertson dopo 55 anni. Sono anche i primi due delle classifiche dei cannonieri e assist, e i “triplisti”.

RISULTATI (quarti, g1,sabato 15 aprile)

CLEVELAND-Indiana 109-108 (32 L.James 12/2 2/3 da tl6/9 6r 13a, 23 K.Irving 11/27 1/9da3 6a, 17 K.Loe 2/6 da3 tl5/8 4r, 8 T.Thompson 4/5 13r; 29 P.George 9/19 6/8 da3 t5/7 7a 5r, 15 J.Teague 3/10 2/5 da3 tl7/7). R-A: 34-26; 41-21

Toronto-MILWAUKEE 83-97 (27 D.DeRozan 7/21 0/2 da3 tl13/14 8r, 19 S.Ibaka 8/14 1/4 da3 tl2/4 14r, 4 K.Lowry 2/11 0/6 da3 tl0/1 6a; 28 G.Antetokounmpo 13/18 0/2 da3 tl2/5 8r 3a 2re, 14 G.Monre 5/11 15r, 10 K.Middleton 4/15 0/2 da3 9a). R-A: 47-15; 43-22

SAN ANTONIO-Memphis 111-82 (34 K.Leonard 11/14 1/3 da3 tl9/9 5a, 20 L.Aldridge 8/18 6r, 18 T.Parker 8/13 2/2 da3  2a; 32 M.Gasol 11/18 3/3 da3 tl7/7 5r 3st, 12 M.Conley 5/14 2/4 da3 5r 7a). R-A: 43-16; 35-17.

LA Clippers-UTAH 95-97 (26 B.Griffin 9/21 2/3da3 tl6/6 7r, 25 C.Paul 10/19 1/4 da3 tl4/4 7r 11a 3re, 10 D.Jordan 15r; 21 J.Johnson 9/4 3/4 da3, 19 G.Hayward 7/18 3tl3/5 10r, 15 D.Favors). R-A: 40-20; 34-21

A cura di Enrico Campana

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