Curry Vs LeBron, che finale!

L’unica cosa che non gli è riuscita lunedì notte è stato  il bacetto a Riley, la figlioletta, mentre in mezzo al campo veniva festeggiato per aver messo la sua firma sull’incredibile rimonta da 1/3 contro Oklahoma, ultimo anello di un’annata indimenticabile, dai record delle 24 vittorie iniziali alle 73 di regular season, ma anche al sorprendente recupero nei playoff da ben tre infortuni in vari parti del suo (apparentemente)  fragile corpo, caviglia ginocchio e gomito. Ed è per questo ci piace definirlo l’Extraterrestre. 
Nella lista dei 100 sportivi più famosi al mondo  di Espn dove Christiano Ronaldo è in cima e prima donna è la russa Maria Sharapova e gli italiani non ci sono facendo un torto a  Valentino Rossi,  Stephen Curry  è soltanto al n.34. Viene dietro a ben  5 colleghi (2 LeBron, 6 Durant, 11 Kobe, 29 Anthony, 33 Wade) anche se  Stephen A Smih, un  commentatore dello stesso network,  si è emendato pubblicamente “perchè  Curry – ha dichiarato  – ci ha convinti che LeBron  non sarà a lungo il miglior giocatore del mondo”. 
La superfinale Warriors-Cavaliers che comincia giovedì notte con una caccia al biglietto senza precedenti (6 posti di prima fila sono stati paganti 58.000 dollari, ma 2 poltroncine per l’eventuale gara7 alla Orace Arena sono stai offerti a 71.948 dollari) combacia soprattutto  col duello-chiave fra le superstar delle due protagoniste della sfida, le quali però si tengono distanti  dal fuoco incrociato che caratterizza i mondiali di pugilato. Il “pugnalatore gentile” (dagger, lo chiamano i colleghi americani)  Steph Curry è fermo alla bellissima dichiarazione a caldo regalata alla Tv dopo la vittoria nella finale di conference: “E’ un momento di grande gioia, e i nostri tifosi ci hanno fatto capire meglio che recuperare sotto di 3-1 è stato qualcosa si speciale”.
 
LeBron invece è stizzito quando gli passano le notizie delle quote delle agenzie di scommesse di Las Vegas. A giugno i Cavaliers erano favoriti,  adesso la situazione si è capovolta, il pronostico è  69 a 31  per i Warriors,  un eventuale cappotto (sweep) è pagato 25 a 1. “La cosa non mi tocca…favorito, sfavorito… il problema esiste ma  è semplicemente stupido”.  I faraone nero sposta l’argomento su un fatto reale: “Questa squadra  è stata meglio costruita di quella che ha perso l’anno scorso (2/4, 4/0 dopo il 2-1 iniziale dei Cavs)”, ammonisce LeBron dimenticando l’eroica finale giocata senza Irving (ginocchio) e Love (spalla) e anche gli alti e bassi di questa stagione, la messa alla porta con 30 vittorie e 11 sconfitte (il 73 per cento) di David Blatt poco sintonizzato sulle sue idee e in queste ore dato per una cifra fra 1,7 e 2 milioni di dollari sulla panchina dei turchi del Darussafaka  e le 3 sconfitte nelle ultime quattro di regular season. Certo, l’ultima impressione è quella dei playoff, a dopo i due cappotti con Detroit e Atlanta e i 10-0 iniziale c’è stata la doppia sconfitta nella finale con Toronto. La squadra perfetta non esiste, certo l’idea di Blatt di provare Kevin Love centro è stata un disastro, Love è un’ala-post, l’operazione alla spalla e la dieta vegana l’hanno trasformato in uno spartano, anche se le due partite perse coi i canadesi in fondo sono state quelle che ha toppato (e senza misura) in questo playoff. 
Nel regno della statistica, non poteva mancare quella concernente il risultato della squadra del MVP della stagione. Fresco del primo titolo ha vinto la finale, dopo il bis è scontata una replica  del n.30 che al draft  venne ignorato perchè tutti gli occhi erano puntati su Blake Griffin? . Il peggior record è proprio di LeBron 2 vittorie e 4 sconfitte (2/4 con Miami, 0/2 con Cleveland in due momenti diversi) come Wilt Chamberlain, Mister 100 punti, ex star del primo e unico titolo dei Warriors, 40 anni prima dell’avvento di Curry.  Mentre  sono in segno più Magic Johnson (5/4) e Michael Jordan (6/4). 
 Steve Kerr non riproporrà nel quintetto, come lunedì notte,  Iguodala, la sua arma tattica, il MVP della finale 2015, per partire con Harrison Barnes per la marcatura di Kevin Love, Iguodala potrebbe essere anche il jolly per una marcatura chirurgica, come quella di gara6 con Durant  che ha mandato in tilt   l’avversario nel finale. E’ certo che Anderson Varejao , scaricato a metà stagione da Cleveland, il personaggio dello spogliatoio e amatissimo dalla gente, sarà il primo giocatore nella storia ad ver giocato nelle due squadra nella stessa stagione. Ci marcherà invece  all’inizio King James che gioca guardia e spesso va in post?. Thompson o l’impavido (a volte anche troppo) Draymond Green, col pericolo che le scintille accendano un fuoco pericoloso?
 
Mentre si ragiona su questa finale, i Knicks ragionano sul coach (Hornacek è favorito, ma Blatt al momento è ancora in corsa, dir sì ai turchi solo se non sarà il prescelto), ed è cominciata la corsa a Kevin Durant. I concorrenti sono Washington, Miami, Boston (che pensa come alternativa a Gallinari), Houston, Lakers, San Antonio e – udite udite – anche i campioni di Golden State. “In questo moment ho la testa da un’altra parte..”, manda a dire Kevin il quale molto probabilmente rifirmerà, anticipa Espn, per Oklahoma per un anno (a 25 milioni) con un’opzione per il secondo. La stessa formula con cui LeBron è tornato ai Cavs.
 
Mike D’Antoni verrà presentato oggi dai Rockets, interessante sarà l’argomento di Dwight Howard dopo la delusione del rapporto con supercentro ai tempi dei Lakers, anche se Mike digerisce sempre tutto con quel suo straordinario ottimismo. Fore annuncerà anche il suo staff tecnico nel quale non ci sarà Carlesimo che preferisce il lavoro di analista in Tv e si è tenuto lontano dall’offerta  (come assistente) dei 76ers  he mettono sul mercato il discusso  Jail Okafor e Nerlens Noel, giocatori di notevolissimo potenziale. Una brutta notizia di cronaca: dentro le mura domestiche Darren Collison, il n.7 dei Kings, avrebbe usato violenza contro una donna, forse la sua compagna. Arrestato è stato dimesso pagando una cauzione di 55 mila euro.
 
PLAYOFF, FINALI CONFERENCES –  Ovest G7: GOLDEN STATE-Oklahoma 96-88 (4/3; 19-24, 23-24; 29-12, 25-28; 36 S.Curry 13/24 7/12 da3 tl3/3 5r 8a 3pe 18 al, 21 K.Thompson 7/19 6/11 a3 tl1/2 5r, 11 Dr.Green 5/14 1/5 da3 9r 4a, 8 H.Barnes; 27 K.Durant 10/19 3/7 da3 tl4/4 7r 3a, 19 RWestbrook 7/21 2/6 da3 tl3/4 7r  13a 2re, 9 S.Adams 4/11 9r, 4 Roberson 2/11 0/4 a3  12r, 8 E.Kanter 4/7 4r)
CALENDARIO FINALE -G1 giovedì 2 giugno OAKLAND (ore 9 locali, le 3 italiane di enerdì), G2 domenica 5 giugno, OAK G3 mercoledì 8 giugno,  G4 venerdì 10 giugno, CLEVELAND; G5 lunedì 13 giugno OAK; G6 giovedì 16 giugno CLE; G7 domenica 19 giugno OAK.
LA SITUAZIONE –  Semifinali.Est: CAVALIERS-Hawks 4/0 (104-93, 123-98, 121-108, 100-99), RAPTORS-Heat 4/3 (96-102 OT; 96-92 OT; 95-91; 94-87 OT; 99-91; 91-103; 116-89) . Ovest- Semifinali: WARRIORS-Portland 4/1 (118-106; 110-99; 108-120; 132-125 OT; 125-121); SPURS-Thunder 2/4 (124-92, 97-98; 100-96, 97-111; 91-95; 99-113).Finali: Est: CAVALIERS-Raptors 4/2 (115-84, 108-89; 84-99, 99-105; 116-78; 113-87). Ovest: Warriors- Thunder 4/3 (102-108; 118-91; 105-133, 94-118; 120-111,108-101; 96-88). 
 
SKY SPORT TV – La serie finale sarà coperta da Sky Sport Tv con dirette e differite
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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