Curry accende la rimonta dei Warriors

“Abbiamo ancora pezzetti di pelle attaccati ai denti”. Vinta gara7 con una partita fantastica – specie nel finale – di Stephen Curry, Steve Kerr usa questa espressione  da marine in missione per  far comprendere quanto sia stato difficile salvare la pelle in questa finale memorabile iniziata però nel peggior dei modi. Dopo la sconfitta casalinga le  due pesanti a Oklahoma (52 punti di passivo!)  la situazione dalle parti della Baia di San Francisco era drammatica anche per alcuni segnali della sorte inquietanti, vedi il  problema al ginocchio di Bogut (2 punti e soli 15 minuti in gara7) e soprattutto gli innumerevoli guai fisici di Curry, come la distorsione alla caviglia, al ginocchio per una scivolata su una macchia di sudore e la botta al gomito nel tentativo di recuperare una palla volando sugli spettatori in gara2. Ma Dio, verso il quale Steph  punta il dito levando gli occhi al cielo dopo un canestro importante, non ha abbandonato questo suo giocatore prediletto. Suoi i canestri decisivi in una gara in cui i Warriors  per tre tempi su quattro sono stati sotto nel punteggio ma con un 29-12 nel terzo hanno invertito la rotta e preso il comando continuando a giocare in maniera brillante, a sprezzo del rischio, senza commettere l’errore di voler gestire il vantaggio come è successo in gara6 a Oklahoma con quel parziale di 5-19 nel finale.   Più che mai il successo porta la firma dell’exraterrestre. A cominciare dalla tripla in faccia a Durant, dopo tre cross over e il jump perfetti in controtempo, che  vale il + 7 a 8 minuti dalla fine (76-69). Segna poi il suo 28° punto quando mancano 5 minuti e Klay Thompson,  sua volta,  va a 21 punti con la sua sesta e ultima tripla, 85-77.  Con una tripla , 2 liberi e un canestro, parziale di 7-0,  Oklahoma può pensare di vincere per una seconda volta a Oakland in una finale di conference  che ha provocato un interesse smodato, al punto di pagare 29 mila dollari  per la  poltroncina di prima fila. Ma Curry non  d’accordo. A ‘2’57” segna il 30° punto, è un allungo importantissimo, gli 11 punti (90-79) non bastano e dopo la sfuriata di Durant Oklahoma torna a 4 punti (90-86), il parziale del tempo è di 19/26,  un brivido percorre la schiena dei 20 mila della Oracle Arena. Si entra però  in zona-Curry. Mancano 1’22”, fallo di Ibaka sul tiro da 3 e 3 liberi su 3 per Curry,  93-86. Durant  sbaglia a 1’12” e  poi da 3 a 43″ secondi.  Arriva, immancabile, la tripla di Curry a 26″ dal termine che fa impazzire la gente, poi Ibaka segna due liberi su una palla persa di Barnes, Waiters ci prova da 3  e sulla Baia la note sarà lunga e festosa. Curry confessa: “E’ stata la serie più difficile della mia carriera”.
 
Al 70 per cento della condizione Curry ha segnato 36 punti con 7 triple, record per g7 di finale,  + 18  di valutazione, il migliore in camp, scornato il suo rivale, Westbrook, -14, male al tiro, un po’ confuso, ha certamente subito la personalità del rivale, anche se non si dà pace per questo risultato.  Dopo la performance delle 11 triple Thompson ne ha segnate e con un totale di 34 nella serie conquista il record  NBA per una finale di conference contro le 28 triple di Ray Allen e di Dennis Scott. 
 
I Warriors sono la decima squadra a recuperare da 1-3 nei playoff, hanno fatto man bassa di record, dalle 24 vittorie iniziali alle 73 di regular season che hanno trasformato l’impresa dei Bulls di Jordan ’95-96 in un ricordo del passato, alle 402 triple di Curry in una sola stagione quando nessuno mai era arrivato a 300,  ma sulla strada del secondo titolo si para Cleveland di LeBron James. Una squadra in salute, che ha speso meno energie, e deve vendicare il 2/4 dell’ultima finale. Cleveland ha giocato e perso due finali e sempre con LeBron, i Warriors hanno vinto 2 titoli, fra il primo e l’ultimo sono passati 40 anni.
 
Importante sarà la gestione della panchina che Kerr ha utilizzato al meglio contro Oklahoma, sono stati importanti anche i due minuti dei brasiliani Varejao e Barbosa, Iguodala è tornato in quintetto al posto di Barnes che ha dato il suo contributo.  I Warriors hanno vinto col tiro da 3, il 45,9 contro il 25,9, con 10 triple di differenza. Un solo rimbalzo in più per Oklahoma (47-46) perchè i Warrors hanno difeso bene di squadra e surrogato coi rimbalzi di Green e Iguodala;  parità negli assist (20/20 con 13 di Westbrook!), nella valutazione in segno meno Durant e Westbrook e anche lo sgobbone Roberson (12 rimbalzi) che ha sentito troppo la gara (2/11 al tiro e 0/4 triple). Malissimo Dion Waiters nelle ultime due gare, idem coach Donovan che aveva tutto per fare il colpo.   
 
“E’ duro perdere quando sei avanti 3/1″, questo il commento riassuntivo di Durant nel quale c’è  più autocritica che delusione. Billy Donovan rende merito ai vincitori: ” Hanno vinto l’anno scorso il campionato del mondo, hanno cancellato record storici  e non si è parlato che di questo prima dei playoff:  sicuramente è la miglior squadra nella storia della NBA”.
 
Per le news, i Raptors confermano che investiranno sul rinnovo di DeRozan (145 milioni per 5 anni), altro smacco per i Lakers. L’operazione non consentirà  per il tetto salariale di trattenere Bimack Biyombo che diventa free agent il 1° di luglio. Carlesimo ha rinunciato alla panchina di coach associato dei 76ers, preferisce la Tv come analista. Comincia a far largo fra i giocatori la psicosi per il virus Zika che potrebbe causare molte defezione fr i giocatori della NBA. Il primo preoccupato per la puntura di questa zanzara-killer che può incidere anche sulla pro-creazione è Pau Gasol. Dice no alle Olimpiadi e pensa che altri spagnoli lo seguiranno.
 
PLAYOFF, FINALI CONFERENCES –  Ovest G7: GOLDEN STATE-Oklahoma 96-88 (4/3; 19-24, 23-24; 29-12, 25-28; 36 S.Curry 13/24 7/12 da3 tl3/3 5r 8a 3pe 18 al, 21 K.Thompson 7/19 6/11 a3 tl1/2 5r, 11 Dr.Green 5/14 1/5 da3 9r 4a, 8 H.Barnes; 27 K.Durant 10/19 3/7 da3 tl4/4 7r 3a, 19 RWestbrook 7/21 2/6 da3 tl3/4 7r  13a 2re, 9 S.Adams 4/11 9r, 4 Roberson 2/11 0/4 a3  12r, 8 E.Kanter 4/7 4r)
Oklahoma-GOLDEN STATE 101-107 (3/3;  23-20, 30-28; 30-27, 18-33; 29 K.Durant 10/31 1/8 tl8/10 7r 3a 3st 3pe, 28  R.Westbrook 10/27 0/5 da3 tl8/10 9r 11a 4re 5pe, 13 S.Ibaka 5/10 1/6 tl2/5 9r, 11 A.Roerson 5/5 8r, 8 E.Kater 4/5, 3 D.Waiters 1/5 1/3 da3; 41 K.Thompson 14/30 11/18 da3 tl2/2 4r, 31 S.Curry 9/22 6/13 da3 tl7/9 10r 9a 2re, 12 Dra.Green 4/10 2/5 da3 tl2/4 12r 6a, 9 H.Barnes 3/6 2/3 da3, 8 A.Iguodala (3/6 0/3 da3 tl2/4 7r 3re)
 
CALENDARIO FINALE -G1 giovedì 2 giugno, G2 domenica 5 giugno, OAKLAND G3 mercoledì 8 giugno,  G4 venerdì 10 giugno, CLEVELND; G5 lunedì 13 giugno OAK; G6 giovedì 16 giugno CLE; G7 domenica 19 giugno OAK.
LA SITUAZIONE –  Semifinali.Est: CAVALIERS-Hawks 4/0 (104-93, 123-98, 121-108, 100-99), RAPTORS-Heat 4/3 (96-102 OT; 96-92 OT; 95-91; 94-87 OT; 99-91; 91-103; 116-89) . Ovest- Semifinali: WARRIORS-Portland 4/1 (118-106; 110-99; 108-120; 132-125 OT; 125-121); SPURS-Thunder 2/4 (124-92, 97-98; 100-96, 97-111; 91-95; 99-113).Finali: Est: CAVALIERS-Raptors 4/2 (115-84, 108-89; 84-99, 99-105; 116-78; 113-87). Ovest: Warriors- Thunder 4/3 (102-108; 118-91; 105-133, 94-118; 120-111,108-101; 96-88). 
 
SKY SPORT TV – G7 Golden State-Oklahoma martedì 31 maggio  differita ore 14 1 HD.
 
A cura di ENRICO CAMPANA

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