Ciclone Covid, l’NBA valuta un protocollo alternativo

Si vorrebbe prendere a modello quanto già adottato dalla NFL.

Dopo i numerosissimi casi di positività al Covid-19 riscontrati nei giorni scorsi – sono entrati nel protocollo sanitario oltre 90 atleti – l’NBA è quasi in ginocchio. Non passa giorno in cui almeno una partita non venga rinviata a causa di un accertato focolaio in una data squadra, che così non riesce nemmeno a raggiungere il numero minimo di atleti in grado di far parte a tutti gli effetti dei giocatori disponibili.

La situazione più drammatica, al momento, è quella dei Brooklyn Nets, che possono tristemente annoverare ben 10 giocatori positivi al virus. Rischia seriamente di saltare anche uno dei big-match previsti per il giorno di Natale: il tanto atteso scontro coi Lakers nell’arena che proprio dal 25 dicembre verrà ribattezzata Crypto.com Arena.

La National Basketball Association ha deciso così di correre ai ripari: si starebbe seriamente valutando, riferisce ESPN, la riduzione del periodo di quarantena da 10 a 6 giorni, sulla scia di quanto già sta accadendo nella NFL. Ovviamente prima di tornare ad allenarsi e a giocare gli atleti dovranno produrre un test che attesti la negatività al Covid. La modifica al protocollo è al vaglio del parere di medici ed infettivologi che ne starebbero valutando la reale applicabilità.

 

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