Acuto di Gallinari, Denver rimane in corsa per i playoff

Nella corsa disperata per saltare sull’autobus per l’8° posto dei playoff a 10 giorni al termine della Regular Season  importanti vittorie-speranza a Miami e Oklahoma per le squadre di Gallinari e Belinelli, anche se nella volata finale sono ancora dietro. All’Ovest è una corsa a due. Con 6 vittorie consecutive la settimana scorsa Portland (38/38) ha sorpassato Denver (36/40) prendendosi un vantaggio di 2 vittorie anche se la stagione Jusuf Nurkic, l’artefice della scossa, è finita per la frattura del perone, e  a causa dell’imprevisto senza l’ex dei Nuggets deve rivoluzionare il quintetto per le ultime due trasferte stagionali nelle prossime 48 ore (stanotte a Minnesota e martedì a Salt Lake City). Il calendario dà però una mano alla squadra di Terry Stotts che poi  giocherà in casa le ultime quattro gare, giovedì 6 aprile (Minnesota), sabato 8 aprile (Jazz), lunedì 10 aprile (San Antonio) e mercoledì 13 aprile (New Orleans).  Quattro trasferte e due gare al Pepsi Center invece per Denver che ha ripreso slancio dalla super partita di Gallinari a Miami (29 punti high stagionale, e i due canestri in sospensione del +6 finale) martedì è a New Orleans e mercoledì a Houston, quindi torna in Colorado per congedarsi dal proprio pubblico contro New Orleans (venerdì 7) e Oklahoma (domenica 9) e riprende il viaggio destinazione Dallas (martedì 11) e Oklahoma City (mercoledì 12).

All’Est  si profila un volatone che potrebbe riservare sorprese e coinvolgere anche gli Hawks (40/37, 6° posto) che hanno perso terreno per gli infortuni nonostante l’ottima stagione del tedeschino Schroder promosso play titolare e hanno alle spalle Chicago (38/39, 7°),  Miami  e Indiana (37/40, 8° e 9°) e Charlotte (36/41) rientrata in gioco con le ultime 3 vittorie. Miami non ha approfittato del calendario favorevole perdendo le ultime due in casa di misura. Contro i Nuggets ha  contestato l’arbitro Garretson per un aver visto un’infrazione di passi di Jokic a 10 secondi dal termine che ha dato il là ai due tiri liberi decisivi di Mudiay, rimesso con successo (9 assist) in quintetto con l’assenza del navigato Jameer Nelson oltre che Will Barton e Darrell Arthur. “Questa vittoria ci voleva, siamo vivi”, ha detto coach Malone commentando il 16esimo risultato positivo contro le 14 delle squadre dell’Est mentre Gallinari, che dal 2012 insegue invano i playoff, non ha voluto dare un significato particolare al suo primato stagionale perchè il calendario è tremendo e andare sopra e righe può provocare altre disillusioni: “Grande partita fino alla fine, con emozioni per tutti”.

Indiana è 3/7 nelle ultime 10  e non è stata fortunata domenica notte e nonostanteuna partita eccezionale di Paul George (43 punti) ha perso in casa con Cleveland perdendo dopo un doppio supplementare e trascinata eroicamente da LeBron James che con una tripla-doppia da 40 punti è riuscito a tenere la sua squadra in corsa per il primo posto e se lo giocherà al Boston Garden con i Celtcis che hanno vinto al Madison approfittando dell’assenza di Anthony, Rose, Noah e con la conferma dei progressi della sua prima scelta, Jalen Brown, decisivo con 16 punti. Il vento favorevole tiene in alto Boston, ma se mercoledì  perde in casa nel match-clou della settimana, la squadra di Brad Stevens  finisce 1/3  la serie con i campioni  in carica e quindi il match vale anche il tie-break.

Charlotte  ha vinto a Oklahoma City  nonostante una tripla-doppia strepitosa di Westbrook che ha elettrizzato il pubblico con la sua n.40  stagionale. A 6 giornate dalla fine ha le ore contate il record storico  di Oscar Robertson che nel 57 anni fa entrò fra le leggende del basket segnandone 41. E’ chiaro che con altre due triple Westy, il MVP della stagione sarà la guardia californiana che ha una media di oltre 30 punti, 10 rimbalzi e 10 assist e con le 77 triple-doppie in carriera può superare anche Wilt Chamberlain al 5° posto di questa classifica  speciale. “Ha segnato 40 punti ma la nostra difesa è stata perfetta, forse la migliore dell’anno perchè lui è una macchina da canestro”, ha sottolineato Steve Clifford per far capire il livello tecnico dello spettacolo e anche per dividere il merito della vittoria a tutta la squadra, compresi i cambi e i 17 minuti di Belinelli, anche se Kemba Walker a sua volta ha toccato il traguardo delle 50 partite con almeno 20 punti.

RISULTATI – Miami-DENVER 113-116 (22 G.Dragic 8/15 1/4 da3 tl5/6 6a, 16 H.Whieside 12r 3st, 17 J.Richardson; 29 D.Gallinari 11/19 3/7 da3 tl4/4 5r 2a 1re, 37′, 19 N.Jokic 9/16 0/2 da3 10r 7a, 19 W.Chandler 8/13 173 da3 9r); Indiana-CLEVELAND 130-135 d.2 ts (43 P.George 16/33 6/16 da3 tl5/7 9r 9a, 27 C.Miles 5/9 da3 6r; 41 L.James 16/29 3/10 da3 tl6/12 16r 11a 2re; 23 K.Irving 5/20 2/5 da3 tl11/11 5t 7a, 20 K.Love 8/12 3/6 da3); New York-BOSTON 94-110 (16 C.Lee, 14 K.Porzingis 6/10,12 W.Hernangomez, 4 S.Vujacic 1/10 1/6 da3, assenti Anthony, Rose, Noah; 19 I.Thomas 6/11 4/9 da3, 16 J.Brown 5/6 2/3 da3 tl4/4); GOLDEN STATE-Washington 139-115 (42 St.Curry 15/22 9/14 da3 tl3/3 8a, 23 K.Thompson 4/10 da3, 11 Dr.Green 3/9 1/3 da3 tl4/6 13r 13a; Oklahoma-CHARLOTTE 101-113 (40 R.Westobrook 14/31 7/15da3 tl5/5 13r 10a 3rec, 12 Roberson; 29 K.Walker 10/20 6/12 da3, 18 F.Kaminsky 3/5 da3, 7 M.Belinelli 2/5 0/2 1r 2a, 17′);  LA LAKERS-Memphis 108-103 (20 M.Conley 12a; 28 D.Russell 6r 5a); Milwaukee-DALLAS 105-109 (31 G.Antetokunmpo 15r 9a; 31 H.Barnes); SAN ANTONIO-Utah 109-103 (25 K.Leonard 7a; 19 R.Gobert 14r 5a); New Orleans-CHICAGO 110-117 (26 D.Cousins 18r 3a; 39 J.Butler 6r 5a); TORONTO-Filadelfia 113-105 (24 S.Ibaka 6r; 23 T.Luwawu); BROOKLYN-Atlanta 91-92 (29 B.Lopez 5r 5a; 16 D.Schroder 5r 8a); Phoenix-HOUSTON 116-123 (32 T.Ulis 9r a, 27 D.Booker 1/6 da 3 tl1219 9a; 26 P.Beverley 8r 9a, 22 E.Gordon, assente J.Harden)

A cura di Enrico Campana

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