Olimpiadi, cresce la paura per il Norovirus

Sono oltre 80 i casi di Norovirus accertati finora nell’ambito delle Olimpiadi di PyeongChang a due giorni dalla cerimonia inaugurale dei Giochi. Cresce l’allarme, anche se nessun caso per ora riguarda atleti. Il dato è stato fornito dal direttore del Centro coreano per il controllo e la prevenzione delle malattie, Kim Hyunjun, aggiungendo che in totale 1.200 persone, addette a sicurezza e organizzazione, sono state messe in quarantena.  Lo riporta l’Ansa.

A partire dal 6 febbraio abbiamo avuto 32 casi – ha spiegato  Hyunjun- ma oggi abbiamo rilevato altri 54 casi. Il luogo più problematico è l’Odaesan Youth Center e i focolai sono in quella sede. Tra gli atleti non abbiamo nessuno che abbia contratto il norovirus”. Si tratta di una malattia trasmessa dall’acqua e alimentare, altamente contagiosa, che di solito continua fino ad aprile. “Speriamo di ridurre al minimo i danni e la diffusione”, ha concluso Kim Hyunjun.

Intanto il team medico olimpico sudcoreano ha diffuso un vademecum per gli atleti per prevenire il diffondersi delle infezioni. “Lavarsi regolarmente le mani col sapone, evitare di bere acqua non imbottigliata e seguire tutte le norme igieniche”. 

Dopo i casi conclamati, circa 1200 tra gli addetti alla sicurezza sono in quarantena per essere sottoposti ai test sull’eventuale contagio. Nelle linee guida, si raccomanda di rivolgersi subito al personale medico qualora comparissero dei sintomi (come una diarrea improvvisa e violenta). I virus possono essere trasmessi attraverso cibo o acqua contaminati.

Circa un migliaio di soldati sono già stati allertati e dovrebbero assicurarsi che non ci siano falle nella sicurezza. Dovranno andare a sostituire nei siti olimpici le ex forze di sicurezza colpite dal Norovirus. La zona interessata da questo potente virus si trova per fortuna abbastanza lontano dai due villaggi olimpici. 

L’indicazione vale pure fuori dai villaggi atleti. Il comitato organizzatore ha fatto sapere che sta facendo “il massimo sforzo” per arginare l’epidemia. Anche 3 membri dello staff Cio sono in quarantena in attesa dei test sull’eventuale contagio al virus.

Nei due villaggi olimpici nella regione montuosa intorno a Pyeongchang e nella città costiera orientale di Gangneung sono stati creati distributori di disinfettanti e sarà avviata una campagna informativa mediante anche depliant. 

 

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