Casey Stoner e la Ducati: “Mi presero come ripiego, volevano Melandri”

Arrivò un mondiale, ma oggi il retroscena fa discutere.

Casey Stoner ricorda la Ducati, ma con parole destinate a far discutere. Il centauro australiano entrò nella storia della casa di Borgo Panigale vincendo il titolo di campione della MotoGP nel 2007, tuttavia oggi rivela di aver percepito il proprio ingaggio come una soluzione temporanea. A suo giudizio, infatti, il team lo aveva assunto solo per guadagnare tempo prima che si liberasse Marco Melandri.

“La mia trattativa con Ducati nel corso del tempo si era bloccata due volte – ha spiegato Stoner in un’intervista per ‘TNT Sports’ -. Prima nel 2005 e 2006, quando potevo andare nel team satellite, e poi l’anno dopo quando poi sono arrivato nel team ufficiale. Poi tutto si è calmato, ma mi stavano usando come pretesto per arrivare a qualcun altro e convincerlo a firmare con un accordo meno remunerativo”.

“A un certo punto mi sono ritrovato con nulla in mano, poi la Ducati si è riavvicinata. Sapevamo però che sarei stato solo un sostituto per Marco Melandri, il cui precedente contratto sarebbe scaduto solo nel 2008. Ritenevano il mio un anno sabbatico e non volevano tenermi, possono fingere che non sia stato così ma ero solo un ripiego. Volevano Marco per costruire la squadra tutta italiana che sognavano. Poi però ho vinto il campionato”, ha proseguito Stoner nella sua ricostruzione di quello storico 2007.

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